un cittadino indimenticabile

Il sindaco Lo Russo omaggia Piero Angela a un anno dalla morte: "Grandissimo torinese"

"La mia Torino è quella di un'educazione, che ho ricevuto, molto ottocentesca. Perbenista, seria, dedicata al lavoro, ordinata"

Il sindaco Lo Russo omaggia Piero Angela a un anno dalla morte: "Grandissimo torinese"
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Moriva a Roma, il 13 agosto di un anno fa, il divulgatore scientifico più amato dagli italiani: Piero Angela. A ricordare la parabola di un uomo straordinario il sindaco Stefano Lo Russo, che rivendica con orgoglio le origini torinesi del grande giornalista. Che quello stile elegante e sabaudo, in fondo, non l'ha mai perso per strada.

Torino ricorda Piero Angela a un anno dalla sua morte

"È trascorso un anno da quel 13 agosto del 2022, giorno in cui scompariva Piero Angela, grandissimo torinese che dalla nostra città è partito per diventare figura di riferimento per la divulgazione scientifica.  Con il suo lavoro lungo una vita ci ha lasciato una grande eredità, fatta di  passione, amore per lo studio, la scoperta e l'approfondimento.  Un esempio che vogliamo seguire, e che come città abbiamo in progetto di onorare, mantenendo vivo il suo ricordo e sottolineando il suo grandissimo contributo alla cultura", così Lo Russo.

I ricordi del grande giornalista

Attraverso "Ulisse, il piacere della scoperta", con una puntata dedicata al padre da titolo "Piero Angela - Un viaggio lungo una vita", a ripercorre la vita del grande divulgatore è stato proprio il figlio Alberto. Inevitabilmente, nel racconto è finita anche Torino, dove Angela era nato nel dicembre del 1928.

"La mia Torino è quella di un'educazione, che ho ricevuto, molto ottocentesca. Era una Torino molto perbenista, seria, dedicata al lavoro, ordinata. A casa mia ricordo che si andava a letto alle 9 di sera. Il divertimento di mio padre era leggere Tacito e Tito Livio in latino. Era un uomo speciale, uno di quei medici che curavano gratis i poveri e che non si è mai arricchito”, così aveva raccontato proprio l'indimenticato Piero della città all'ombra della Mole dove si è formato e ha vissuto infanzia e giovinezza.

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