I centri commerciali sulla chiusura nel weekend non ci stanno: "Una mazzata"
Il direttore di Torino Outlet perplesso sulla decisione della Giunta regionale guidata da Alberto Cirio.
La chiusura dei centri commerciali rischia di diventare la... "mazzata" definitiva per l'economia regionale. Soprattutto in un comparto come quello della vendita al dettaglio, che ha subìto più di altri i contraccolpi della crisi economica. La decisione del Governatore Alberto Cirio di imporre la serrata ai centri commerciali durante il week-end ha riscosso parecchie perplessità. Se non addirittura critiche.
Le opinioni si dividono
Sembra di poter dire che la gente comune, in generale, non l'ha presa bene. Figuriamoci gli operatori del settore. Certo la priorità è evitare la diffusione del contagio, e questo è ovvio. Ma anche le esigenze personali come svago e shopping, quando vissute responsabilmente, sono altrettanto importanti. Le persone fra le bancarelle del mercato, per esempio, sottolineano anche il pericolo occupazionale. Ogni centro commerciale ha un tot di personale dipendente, più altre decine e decine di persone che lavorano nell'indotto. La chiusura dei centri commerciali taglia le gambe al fatturato, vuol dire mettere a rischio i posti di lavoro. Un'opinione condivisa dal direttore di Torino Outlet Luca Frigeri:
Torino Outlet boccia il provvedimento
"Da maggio abbiamo riaperto con tutte le precauzioni - dichiara - e secondo me sarebbero state sufficienti anche in questa fase senza arrivare alla chiusura. Le file sono ben distanziate, abbiamo la app per prenotare presenze e acquisti nei negozi, abbiamo 20mila mascherine per i nostri clienti, igienizzanti per le mani, prova della temperatura. Obbligarci alla chiusura nel week-end avrà un contraccolpo gravissimo sull'economia locale".
Il centro commerciale conta ben 90 negozi ed è strutturato come un villaggio all'aperto, quindi assolutamente arieggiato. I clienti passeggiano e guardano le vetrine come accade nel centro dei paesi o delle città. In questa realtà lavorano 550 persone, senza contare l'indotto esterno, e il 50% del fatturato viene realizzato nel week-end.
Anche Serravalle dice no alla chiusura
Anche il direttore del centro commerciale Serravalle, intervistato al Tg regionale, ha ricalcato i concetti espressi da Frigeri. In questo caso il centro commerciale, il più grande d'Italia, conta ben duemila dipendenti ed un indotto davvero notevole. Anche qui il fatturato viene realizzato più che altro nei fine settimana. Se i negozi sono obbligati a chiudere sabato e domenica, la situazione si fa dura...
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