Le piogge non sono bastate: in Piemonte torna la siccità, bacini idrici al 25%
Il mese di luglio 2023 appena concluso è stato caratterizzato da piogge cumulate al di sotto della media
Dopo pochi mesi di condizioni normali, l’indice di siccità sintetico relativo al mese di luglio 2023 mostra come il Piemonte sia tornato a sperimentare una situazione di siccità moderata diffusa, anche se decisamente più accentuata nei bacini meridionali della regione. Resta invece in condizioni di normalità, il bacino della Dora Baltea.
Piogge al di sotto della media a luglio
Dopo un mese di giugno in cui le precipitazioni osservate sono state sostanzialmente in media con la norma climatica del periodo, il mese di luglio 2023 appena concluso è stato caratterizzato da piogge cumulate al di sotto della media climatica 1991-2020, circa il 25% in meno di quanto normalmente atteso. Le uniche precipitazioni degne di nota si sono verificate nella zona attorno al Lago Maggiore, l’unica area che nel mese ha fatto registrare un surplus a fronte di deficit marcati e diffusi nel reso della regione, compresi tra il 70% e l’80% nei bacini meridionali. Il totale medio regionale da inizio anno 2023 è comunque ancora vicino alla norma climatica (-7%), grazie agli apporti importanti di maggio. Le mappe di anomalia percentuale ci confermano come i bacini settentrionali e soprattutto, quelli meridionali, inizino ad essere in sofferenza.
Le precipitazioni sotto la media del mese di giugno riprendono ad incidere negativamente anche sull’indice SPI che descrive una situazione non siccitosa solo sulla scala stagionale (3 mesi). Viceversa, sul breve periodo, la zona del basso cuneese torna in condizioni di siccità localmente, in un contesto diffuso di sofferenza idrica. Considerando lo scenario a lungo (12 mesi) termine, l’indice continua a scontare la scarsità di pioggia osservata nell’ultimo anno fino ad aprile 2023, ed evidenzia come tutta la parte di Piemonte orientale sia in condizioni almeno di siccità moderata con punte severe ed estreme su Astigiano, Alessandrino, Verbano e alto Vercellese.
Le previsioni mensili dell’indice SPI a 3 mesi per luglio 2023, pur nella loro incertezza visto l’ampio orizzonte temporale, indicano ancora un mese di precipitazioni vicine o sopra la norma climatica su tutta la regione e quindi, le condizioni di siccità, potrebbero non peggiorare sulla scala dei 12 mesi.
Per quanto riguarda le temperature, anche luglio come giugno fa registrare una anomalia positiva di circa 1°C rispetto alla norma climatica. Nel corso del mese, il 9° più caldo dal 1958, si sono registrate due ondate di calore nella prima e nella seconda decade del mese, durante le quali la temperatura media regionale ha raggiunto il 90° percentile della distribuzione storica, segnando anche numerosi record locali.
A livello di SWE (Snow Water Equivalent) le stime modellistiche effettuate su tutto il bacino del Po alla confluenza col Ticino, mostrano una situazione in linea con quanto atteso in questo periodo.
La situazione delle portate dei corsi d’acqua rispetto al mese scorso è peggiorata in tutta la regione, ad eccezione del bacino della Dora Baltea e del Toce dove il deficit rimane stabile intorno a -15% e -40%. Nel settore meridionale si evidenzia una situazione che continua ad essere deficitaria sul bacino della Stura di Demonte con valori più significativi rispetto al mese precedente. Le aste principali del Tanaro e del Po tornano ad essere caratterizzate da valori di portata al di sotto della media del periodo, registrando deficit pari a circa -40% nelle sezioni di chiusura di Montecastello (AL) e Isola S.Antonio (AL).
All’idrometro di Isola Sant’Antonio (AL), che rappresenta la chiusura dell’intero bacino piemontese del Po, la portata media di luglio, pari a 137 mc/s, è tornata al di sotto della media storica di riferimento (241 mc/s).
Risorse idriche in calo del 30%
In generale, si segnalano risorse stoccate complessive in regione che a fine luglio sono in calo del 30% rispetto alla norma, soprattutto a causa del marcato abbassamento del livello del Lago Maggiore che risulta essere il 75% in meno rispetto alla norma di questo periodo.
Per quanto riguarda la risorsa idrica sotterranea, i valori di soggiacenza per alcune aree risultano ancora superiori al 75° percentile della naturale oscillazione stagionale; in altre aree idrogeologiche le piogge di maggio hanno innalzato il livello della falda superficiale che nel mese di luglio, però, appare stabile o in lieve discesa.