"Chiamiamola stanza della colpevolizzazione": l'opposizione contro la nuova stanza voluta dai Pro-vita al Sant'Anna
"Lo chiamano sostegno alle donne e l'affidano a un'associazione che da sempre è in campo contro la 194 e la libera scelta"
Com'era facile immaginare, non cessano le polemiche su "Vita nascente", la nuova stanza nata all'interno dell'Ospedale Sant'Anna con l'obiettivo di fornire sostegno e ascolto alle donne in gravidanza, "contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre alla interruzione della gravidanza".
La convenzione è stata firmata dalla Città della Salute e dalla Federazione Movimento per la vita. Per l'opposizione si tratta di un'iniziativa contro la libertà di scelta delle donne.
Le dichiarazioni dell'opposizione
Per la vicepresidente del Pd, Chiara Gribaudo, la stanza dell'ascolto è
l'ennesimo attacco a un diritto: quello delle donne di scegliere in piena libertà. La destra usa la sanità pubblica, dopo averla abbandonata, per la propria propaganda.
La capogruppo M5s in Regione Piemonte, Sarah Disabato, attacca l'assessore Maurizio Marrone:
Non provi a far passare le sue marchette alle associazioni antiabortiste come sostegno alle donne. I suoi progetti oscurantisti non hanno nulla a che vedere col sostegno economico alle famiglie, a maggior ragione se i suoi finti segnali di attenzione arrivano a pochi giorni dalla cancellazione del reddito di cittadinanza
Per Cecilia D'Elia, senatrice del Pd e portavoce nazionale della conferenza delle Democratiche la stanza dovrebbe essere chiamata "della dissuasione":
Lo chiamano sostegno alle donne e l'affidano a un'associazione che da sempre è in campo contro la 194 e la libera scelta. Una stanza della colpevolizzazione e della dissuasione, di questo si tratta. Il Sant'Anna di Torino, ospedale pubblico, ha oggi inaugurato la nuova frontiera dei sedicenti Pro-vita. Invece di promuovere politiche pubbliche a sostegno delle scelte di genitorialita, dei servizi, del lavoro delle donne, solo paternalismo e integralismo dalle destre al governo.
Infine, il segretario regionale del PD e Vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi, che in passato si era già battuto in passato per l’applicazione della 194 e per il diritto di scelta delle donne in Piemonte, dichiara:
La notizia dell’apertura della “stanza dell’ascolto” all’ospedale Sant’Anna è l’ennesima dimostrazione della campagna ideologica che Fratelli d’Italia e l’assessore Marrone stanno portando avanti da anni sul corpo delle donne. Da un lato non si fa nulla per superare la carenza di medici non obiettori per l’IVG e dall’altro si sostengono le associazioni cosiddette ‘provita’ scegliendo un registro paternalistico e di finto ascolto.
Il sostegno alle donne e alla genitorialita’ deve passare dagli investimenti nel sistema di welfare, con il potenziamento degli asili e con politiche di superamento del gender pay gap così che nessuna donna sia costretta a scegliere tra carriera e maternità. Altrimenti, se continueremo così, l’unico risultato che avremo sarà quello di avvicinarci al racconto distopico del ‘Racconto dell’ancella’... a spese dei contribuenti e con buona pace di tutti i liberali che ci raccontano di quanto Cirio sia moderato