Politecnico: «Salviamo i quartieri da degrado, rumore e movida»
La città pronta a chiedere altri 250 mila euro a Roma
«Salviamo i quartieri che rischiano di soffocare, invasi dal degrado e dal rumore della malamovida». Si può sintetizzare in questo modo l'obiettivo del nuovo studio del Politecnico di Torino, che, per dare respiro alle zone che ormai da anni devono convivere con i problemi legati al fenomeno della malamovida (come Vanchiglia e in particolare l'area di piazza Santa Giulia), ha trovato nove spazi che potrebbero ospitare i locali e una nuova “vita notturna” torinese.
Politecnico: «Salviamo i quartieri da degrado, rumore e movida»
Sono nove le zone della città che potrebbero essere rilanciate per ospitare la movida e alleggerire i quartieri sovraccarichi di locali. Tra queste vi sono le arcate dell'ex Moi, i parchi Valentino, Colletta, Pellerina e parco Dora, corso Novara e l'ex Manifattura Tabacchi, oltre a viale Ottavio Mai. Numerose, quindi, sono le aree che appartengono alla periferia nord della città e che potrebbero essere interessate da un'interessante piano di riqualificazione.
Il Comune punta ora ad effettuare azioni concrete, anche sulla base dei dati ricavati dallo studio del Politecnico. L'assessora Gianna Pentenero ha già annunciato, su questo tema, che chiederà finanziamenti al governo per gestire la massa di persone che affollano Vanchiglia, San Salvario e al Quadrilatero.
Torino pronta a chiedere altri 250 mila euro a Roma
La Città di Torino è pronta a chiedere altri 250 mila euro a Roma per migliorare l'illuminazione e investire nella videosorveglianza dei quartieri. Ma all'interno del nuovo piano movida è previsto anche un aumento dei fondi per incrementare il numero delle forze dell'ordine, con l'istituzione di un commissariato mobile nelle zone più frequentate. I locali già sanzionati, inoltre, saranno obbligati a utilizzare fonometri per mantenere un livello di rumore adeguato, soprattutto nelle ore notturne.
Il sindaco Stefano Lo Russo ha sottolineato l'importanza di trovare un equilibrio tra una città viva e la tranquillità dei cittadini. Per questo motivo lo studio del Politecnico risulta essere un punto di riferimento centrale, che punta ad una nuova organizzazione della movida del futuro. L'indagine ha coinvolto circa cinquanta operatori culturali e ha individuato le nuove aree potenzialmente indicate. Uno spazio centrale per la nuova movida, come detto, potrebbero essere gli spazi ex Moi, vicini alla stazione Lingotto e agli alloggi per studenti. Ma ideali per eventi notturni e festival musicali sono diversi parchi cittadini: in zona nord il parco Colletta e il parco Dora. Mentre, per le attività di intrattenimento e lo sviluppo di locali, il Politecnico ha preso in considerazione, in particolare, Corso Novara e l'ex Manifattura Tabacchi.