Condanna in appello a quattro anni e quattro mesi per l’ex assessore Roberto Rosso
In una dichiarazione spontanea resa in aula ha detto di non aver mai avuto rapporti con 'ndrangheta
Condanna in appello a quattro anni e quattro mesi per l’ex assessore Roberto Rosso: l'ex consigliere regionale di Fratelli d'Italia ha dichiarato che valuterà insieme ai suoi legali la possibilità di presentare ricorso in Cassazione.
Roberto Rosso condannato a 4 anni e 4 mesi
Roberto Rosso, ex consigliere regionale di Fratelli d'Italia, è stato condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione dalla Corte d'Appello di Torino nel processo di secondo grado Carminius-Fenice, che lo vede accusato di voto di scambio. La pena è stata ridotta rispetto alla condanna iniziale di cinque anni emessa nel primo grado. La sentenza è stata pronunciata dopo tre ore di camera di consiglio e un'udienza caratterizzata dalle dichiarazioni spontanee di Rosso.
Le sue dichiarazioni
Nel corso dell'udienza, Rosso ha ripercorso la sua lunga carriera politica, che ha avuto inizio con la Democrazia Cristiana negli anni novanta e successivamente ha portato al suo ingresso in Forza Italia, oltre ai mandati da Parlamentare. Ha ammesso di essere stato superficiale e imprudente, affermando di non aver mai avuto alcun legame con la 'ndrangheta o di aver acquistato voti.
Sostenendo che i soldi promessi a Francesco Viterbo e Onofrio Garcea, già condannati in appello per voto di scambio, erano semplici rimborsi per l'attività svolta durante la campagna elettorale, Rosso ha evidenziato che tali pagamenti non hanno portato all'ottenimento di voti dai due individui.
Presentare ricorso in Cassazione
Al termine della lettura della sentenza, Rosso ha dichiarato che valuterà insieme ai suoi legali la possibilità di presentare ricorso in Cassazione.