Christian Greco presenta il suo libro "Alla ricerca di Tutankhamun"
Sono passati cento anni da quando Howard Carter fece una scoperta archeologica che cambiò il mondo ritrovando, nella Valle dei Re, la tomba di Tutankhamun.
Il sovrano che non piaceva al popolo
La vicenda del sovrano salito al trono giovanissimo inizia 3.370 anni fa e ancora oggi è appassionante.
Durante il suo regno Tutankhamun fece di tutto per tornare all’ortodossia, dopo la rivoluzione religiosa voluta dal suo predecessore Akhenaten, e fu per questo considerato scomodo. La sua morte è tuttora un mistero, diverse autopsie non sono riuscite a stabilire con esattezza se il "Faraone bambino" sia morto per cause naturali (perché molto malato già dall'infanzia) o se sia stato ucciso. Infine, si pensa addirittura che la tomba sia stata volutamente ricoperta e murata, per occultarne la memoria.
Questo fatto l’ha però preservata permettendo di trovare l'inestimabile tesoro conservato al suo interno: la maschera d’oro, il carro cerimoniale, le trombe, il trono, i giochi da tavolo, i sarcofagi in miniatura. Ritrovamenti che hanno dato nuovo impulso all’egittologia.
Il nuovo libro di Christian Greco
Nonostante sia passato un secolo dalla scoperta della sua tomba, e nonostante sulla figura del faraone si sia scritto e detto di tutto (compresa la famosa "maledizione di Tutankhamun" che avrebbe dovuto colpire i profanatori della tomba), è indubbio che il sovrano continui affascinarci, anche grazie al lavoro del direttore del Museo Egizio, Christian Greco e al suo ultimo libro Alla ricerca di Tutankhamun (Franco Cosimo Panini editore).
Il libro unisce il rigore scientifico alla narrazione coinvolgente con il risultato di appassionare come un romanzo. Christian Greco lo presenterà al pubblico, insieme al Prof. di Archeologia Cristiana e Medievale dell'Università di Bologna Andrea Augenti, giovedì 20 luglio (ore 18) nel museo di via Accademia delle Scienze (ingresso gratuito).
Tanti gli aneddoti e i quesiti che aleggiano ancora sulla tomba del sovrano e di cui si parlerà in occasione dell'incontro con il Direttore del Museo Egizio: dall'infelice decisione, presa dallo stesso Carter ormai un secolo fa, di "decapitare il sovrano" per cercare di sollevare la maschera che aderiva perfettamente al suo volto, all'incertezza dei nostri giorni riguardo alle sorti del corpo del sovrano che potrebbe restare all’interno della sua tomba nella Valle dei Re o andare al grande Egyptian Museum.