"Il principe": su Netflix la vita di Vittorio Emanuele di Savoia

Uscirà il 4 luglio la docu-serie di Netflix dedicata a Vittorio Emanuele di Savoia, dal titolo "Il principe".

La serie, diretta da Beatrice Borromeo Casiraghi, ripercorre la terribile vicenda della morte di un adolescente tedesco avvenuta nel 1978 della quale era stato incolpato Vittorio Emanuele, apostrofato dai media "il principe sparatore".

I fatti

La serie vuole fare chiarezza su quel crimine - l’omicidio di Dirk Hamer - attraverso le testimonianze della sorella della vittima e della famiglia reale in esilio coinvolta nel caso.

L'omicidio avvenne il 18 agosto 1978, sull'isola di Cavallo, in Corsica. Si trattò di unna sparatoria a seguito del furto del gommone di Vittorio Emanuele da parte di conviviali del miliardario Nicky Pende.

Vittorio Emanuele sparò due colpi di carabina e l'ipotesi d'accusa, fu che uno dei proiettili avesse colpito l'addome del 19enne che stava dormendo in una barca vicina e che morì dopo una lunghissima agonia.

La difesa sostenne sempre la presenza di altre persone che avrebbero sparato durante la colluttazione, poi fuggite e mai identificate. La barca fu inoltre fatta smantellare senza che le autorità francesi potessero perquisirla.

In più il calibro e il rivestimento dei proiettili che ferirono il giovane tedesco risultarono diversi da quelli in possesso di Vittorio Emanuele, che nel 1991 fu prosciolto dalla Camera d'accusa parigina dall'accusa di omicidio volontario e condannato a 6 mesi con la condizionale per porto abusivo d'arma da fuoco fuori dalla propria abitazione.

Gioie e dolori della vita del Principe

Oltre al caso Hamer, la docuserie tratteggia la figura di Vittorio Emanuele ripercorrendone la vita: dal rapporto con i genitori, all’amore con Marina Doria, gli anni di lavoro in Iran, gli scandali, i dolori.

Un racconto che prende vita grazie alle testimonianze dei giornalisti ma anche e soprattutto dei membri della famiglia Savoia e della famiglia Hamer, tra cui Emanuele Filiberto, Marina di Savoia e Birgit Hamer per offrire un ritratto il più possibile oggettivo in cui, oltre alla figura centrale de Il principe, emergono le voci di chi si è ritrovato erede di una figura non facile e di un passato decisamente complesso.