Monta la protesta dei cittadini per la costruzione di nuove case negli ex campi da calcio del Don Bosco a Nichelino

Il nuovo progetto edilizio che prenderà il via a breve in via Pateri a Nichelino, negli ex campi da calcio del Don Bosco, non piace alla cittadinanza.

Dopo che la notizia si è riversata sui social e sui giornali locali è scoppiata la "polemica" (anche nella realtà fisica) sul consumo di suolo nel territorio di Nichelino e sulla "cancellazione" di quei campi, da sempre simboli storici dello sport e dell'inclusione in città e in particolare nel quartiere Kennedy.

Sul tema del "consumo di suolo" in Consiglio comunale il gruppo "Insieme per Nichelino", sin da primo giorno di legislatura, ha più volte espresso l'importanza della tutela del suolo vergine rimasto nel territorio comunale. A breve, su questa tematica, dovrebbe essere una commissione ad hoc.

Alcuni commenti social: 

"Fantastico..a Nichelino mancava proprio ancora un po di cemento....";

"Ma se la gente non ha soldi manco x comprare le vecchie figuriamoci le nuove, serve verde non cemento";

"Che tristezza era un ricordo di DON GIO ,POVERO ,RIPOSA IN PACE";

"Avevano detto in campagna elettorale che non avrebbero consumato suolo e che avrebbero rivisto il piano regolatore della città ma...io non vedo nulla di tutto ciò. Solo parole.".

Consumo di suolo in provincia

Il processo di consumo di suolo segue l’espansione delle aree urbanizzate con caratteri distintivi nelle varie aree della regione, dalle aree dense della conurbazione di Torino e dei molti comuni di prima e seconda cintura, alle altre realtà urbane dei capoluoghi di provincia, alle aree a moderata urbanizzazione in alcuni settori di pianura, nei margini collinari, lungo gli assi vallivi e delle principali vie di collegamento e di comunicazione fino alle realtà del consumo frammentario, polverizzato ma diffuso di molte aree pedemontane.

La superficie totale di suolo consumato in Piemonte aggiornata al 2021 è di circa 169.655 ettari, pari quindi al 6,7 % della superficie totale regionale (circa 2.540.000 ettari)".