Caso Ream, Chiara Appendino assolta: "Oggi è un bel giorno"
La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla procura generale di Torino rendendo definitiva la sua assoluzione
Sorridente e con le dita che fanno il segno della vittoria perché "Oggi è un bel giorno", appare così l'ex sindaca di Torino e attuale parlamentare del Movimento Cinquestelle, Chiara Appendino, sui suoi social.
La soddisfazione arriva dall'aver chiuso definitivamente il processo Ream che la vedeva coinvolta.
La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dalla procura generale di Torino rendendo definitiva la sua assoluzione. Appendino aveva ottenuto la sentenza di non colpevolezza in Appello, dove la Corte aveva ribaltato la decisione del primo grado che l’aveva invece condannata.
Il caso Ream
Circa sei anni fa Ream, società immobiliare della fondazione Crt, aveva opzionato l’acquisto dell’ex Westinghouse versando una caparra di 5 milioni di euro alla precedente giunta Fassino. Successivamente rinunciò all’investimento e dunque nel 2017 il Comune di Torino avrebbe dovuto restituire quei soldi. La giunta Appendino però si prese del tempo per pagare il debito. Un escamotage contabile, secondo i magistrati, quello di posticipare il pagamento al 2018.
La difesa dell’ex sindaca
L’ex sindaca, imputata insieme con il suo ex capo di gabinetto Paolo Giordana e con il suo assessore al bilancio Sergio Rolando, si difese dichiarando di non sapere che si stava commettendo un errore. I due suoi legali Luigi Chiappero e Luigi Giuliano spiegarono la buonafede della loro assistita sottolineando come si trattasse di una vicenda complicatissima dal punto di vista contabile.