Chiusa l'inchiesta sul "Re dei concerti" Giulio Muttoni
Tra le accuse mosse ci sarebbero: turbativa d’asta, corruzione, traffico di influenza illecite, rivelazione di segreto d’ufficio.
La procura di Torino ha chiuso l'indagine su Giulio Muttoni, imprenditore ex patron della società di spettacolo SetUp Live.
Una maxi inchiesta
Una maxi inchiesta, quella del pm Gianfranco Colace, che coinvolge il mondo dei concerti, quello delle istituzioni e quello della politica. Sono 40 le persone a cui è stata consegnata la notifica di chiusura indagini per la vicenda che ruota attorno all’impresario musicale Giulio Muttoni, ex patrono della SetUp Live, società di spettacoli che ha portato negli anni a Torino i big della musica internazionale.
Le accuse
Tra le accuse mosse ci sarebbero: turbativa d’asta, corruzione, traffico di influenza illecite, rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli indagati c'è anche l'ex assessore della giunta Fassino Enzo Lavolta, candidato oggi alle primarie Pd, sospettato, insieme a Muttoni e all'ex senatore Stefano Esposito (Pd), di aver turbato la gara per l'assegnazione del terzo forum dello sviluppo economico a Torino nel 2015. Secondo le indagini, Lavolta avrebbe favorito Muttoni nell'assegnazione della location.
Tra gli indagati anche ci sarebbero anche personaggi appartenenti alle forze dell’ordine e al mondo istituzionale che, secondo l’accusa, da Muttoni avrebbero ricevuto decine di biglietti gratis per concerti ed eventi in cambio di favori di vario tipo.
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