La protesta

Nuova azione di Extinction Rebellion: striscione al grattacielo Intesa SanPaolo

Altri hanno invece scritto messaggi con bombolette spray davanti all’ingresso principale

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Extinction Rebellion nuovamente in azione davanti al grattacielo Intesa Sanpaolo. All’alba, alcuni attivisti hanno appeso grandi striscioni ai pali di Corso Inghilterra e dipinto con vernice lavabile messaggi di denuncia davanti alla sede del Grattacielo.

 

Protesta di Extinction Rebellion al grattacielo Intesa SanPaolo:

Questa mattina, alcuni attivisti e attiviste di Extinction Rebellion hanno appeso un grande striscione davanti al grattacielo Intesa Sanpaolo, mentre altri scrivevano messaggi con bombolette davanti all’ingresso principale: “Intesa continua a investire, la vita continua a morire” e “Firmate su carta riciclata gli investimenti all’industria fossile?” sono alcuni degli slogan protagonisti della manifestazione.

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Perquisiti e denunciati

Le persone presenti, come sempre fanno, hanno atteso l’arrivo delle forze dell’ordine per lasciarsi identificare e sono state tutte perquisite e denunciate.

“Con questa azione vogliamo denunciare come Intesa Sanpaolo continui ad aumentare gli investimenti nei combustibili fossili, aggravando la crisi ecoclimatica e rallentando la transizione necessaria in nome del profitto” dichiara Delfina, attivista che ha preso parte all’azione.

 

Dal 2015 a oggi Intesa Sanpaolo, una delle principali banche italiane ed europee, ha aumentato del 50% gli investimenti finanziari nei combustibili fossili, spendendo 22 miliardi di dollari in 7 anni. In particolare Intesa continua a sostenere le trenta maggiori imprese intente a trivellare l’Artico, con una somma pari a 11 milioni di dollari nel 2022, per un totale che supera il miliardo dal 2016 in poi. Importanti anche gli investimenti nel settore del Gas Naturale Liquefatto: fra il 2016 e il 2022, Intesa Sanpaolo ha concesso finanziamenti per 3 miliardi di dollari alle prime 20 società coinvolte nell’espansione del settore del GNL.

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Azione interrotta a dicembre

L’azione di oggi si è svolta dopo che lo scorso 7 dicembre 20 attivisti e attiviste del movimento sono state accerchiate, perquisite e denunciate prima che potessero svolgere un’azione pacifica al grattacielo di Corso Inghilterra; l’azione mai svolta aveva portato alla notifica di 13 denunce per manifestazione non autorizzata e possesso d’armi. La natura preventiva delle denunce ha portato a un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno Piantedosi con la richiesta di fare luce sulla vicenda e le modalità utilizzate dalla Questura di Torino.

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