PIEMONTE

Torino si schiera dalla parte dei diritti Lgbtq+

All'evento 'Le Città per i Diritti' hanno partecipato oltre 300 sindaci provenienti da tutta Italia

Torino si schiera dalla parte dei diritti Lgbtq+
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Nella giornata di ieri, venerdì 12 maggio 2023, si è svolto al Teatro Carignano di Torino l'evento per le famiglie arcobaleno 'Le Città per i Diritti', che ha visto la partecipazione di ben 300 sindaci provenienti da tutta Italia, in particolare Stefano Lo Russo (Torino), il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Matteo Lepore (Bologna), Antonio De Caro (Bari), Gaetano Manfredi (Napoli), Beppe Sala (Milano) e Dario Nardella (Firenze).

Presenti in sala anche i rappresentanti delle associazioni del mondo Lgbtq+: Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno, Anna Polieri, presidente rete Genitori Rainbow, Vincenzo Miri, presidente rete Lenford avvocatura per i diritti Lgbt+, Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay e Marco Alessandro Giusta, coordinatore del Torino Pride.

Tante anche le personalità note al grande pubblico televisivo: Vladimir Luxuria, attivista e direttrice artistica del Festival Lovers, Francesca Vecchioni, scrittrice e presidente Fondazione Diversity, Luciana Littizzetto (volto RAI), Paola Turci (cantante) Luca Argentero (attore di Moncalieri), Ambra Angiolini, Domenico Calopresti, Nicola Lagioia (ex direttore del Salone del Libro), Davide Ferrario, Marco Ponti, Mario Tozzi (conduttore e divulgatore scientifico) Sara Malnerich.

Le parole del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo:

"La nostra non è una proposta di partito ma degli amministratori locali e siamo convinti che, a partire dalla giornata di mobilitazione di oggi, tutti i partiti rappresentati in Parlamento potranno farsi carico di quello che emergerà e di una proposta legislativa che riesca ad avere i numeri per poter passare. Siamo qui per riaffermare che nel nostro Paese i bambini e le bambine delle coppie omogenitoriali non hanno gli stessi diritti di altri bambini e questo è profondamente iniquo. Abbiamo avviato una mobilitazione come sindaci e sindache per sollecitare il Parlamento a dare un quadro normativo di certezza giuridica a questi bambini e bambine e per introdurre in Italia il matrimonio egualitario.  Crediamo siano maturi i tempi".

Quanto al fatto che anche con i passati governi di centrosinistra non si sia arrivati a formalizzare questi diritti, Lo Russo spiega:

"Vogliamo partire dal basso. Evidentemente la discussione in Parlamento non ha avuto la spinta nel Paese sufficiente per poter essere interpretata in maniera corretta. Sul tema dell'utero in affitto "non è l'oggetto dell'iniziativa di oggi e la destra, soprattutto una certa destra, usa questo argomento per impedire una discussione per dare certezza giuridica ai figli delle coppie omogenitoriali e aprire la strada al matrimonio egualitario. Parlare di gestazione per altri è un fumo che viene gettato nel dibattito politico per evitare di parlare delle cose vere".

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