TORINO E PROVINCIA

Traffico di droga al traforo del Frejus: eroina e cocaina negli pneumatici

L'arrestato si trova ora nel carcere Lorusso e Cotugno

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Il personale della Polizia di Stato ha arrestato un cittadino italiano per traffico internazionale di un ingente quantitativo di eroina e cocaina. In particolare, nel corso dei consueti controlli dei flussi provenienti dalla Francia attraverso il traforo del Frejus, volti al contrasto della criminalità transfrontaliera, il personale del Settore Polizia di Frontiera di Bardonecchia ha proceduto al controllo di un’autovettura condotta da un cittadino italiano di 50 anni.

 

Il comportamento sospetto

Alla vista degli agenti, già impegnati nel controllo di un autobus, l’uomo è subito parso molto agitato, cercando di aggirare le vetture in coda. Alla richiesta dei documenti e alle domande di rito, il cinquantenne ha risposto in modo elusivo attirando ancor più l’attenzione degli operatori, che hanno deciso di approfondire il controllo. All’interno del bagagliaio sono state notate due ruote di scorta, ma con misure incompatibili rispetto a quelle montate sul veicolo. Alla richiesta di spiegazioni l’uomo ha tradito uno stato di evidente agitazione. Gli agenti di polizia hanno sollevato quindi gli pneumatici, rilevando un peso sproporzionato rispetto al loro peso normale, accorgendosi anche che entrambe le ruote erano sgonfie.

L'ispezione degli pneumatici

Hanno proceduto, pertanto, ad un’accurata ispezione degli pneumatici rinvenuti nel bagagliaio; all’interno di essi, dopo essere stati tagliati, è stato rinvenuto un grosso quantitativo di sostanza stupefacente, suddivisa in piccoli ovuli contenuti in calze di nylon, per un peso complessivo di circa 34 kilogrammi. Il successivo accertamento qualitativo e quantitativo della sostanza sequestrata, eseguito presso il Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica di Torino, ha confermato trattarsi di cocaina ed eroina con elevato grado di purezza.

L’arrestato, per cui vige la presunzione di innocenza sino alla conclusione del procedimento penale, è stato associato al carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

Il sequestro

Il sequestro dell’ingente quantitativo di stupefacente costituisce un ulteriore importante risultato, derivante dal rafforzamento del dispositivo di controllo dell’area confinaria italo-francese a cura del neo istituito Ufficio di Polizia di Frontiera di Bardonecchia, basato su un complesso sistema di cooperazione e scambio informativo con l’omologa polizia di frontiera d’oltralpe, anche attraverso servizi di pattugliamento congiunto lungo gli assi montani del Frejus, Monginevro e Moncenisio.

 

FOTO DI REPERTORIO

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