TORINO

Fiom Torino tuona contro Stellantis: "Assurdo chiamare lavoratori dall'estero quando ci sono operai di Mirafiori in cassa"

Andrea Russi, capogruppo M5s a Torino: "E' una decisione grave e scellerata. Torino dispone di tutta la manodopera specializzata"

Fiom Torino tuona contro Stellantis: "Assurdo chiamare lavoratori dall'estero quando ci sono operai di Mirafiori in cassa"
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Negli stabilimenti di Stellantis a Mirafiori da tempo c'è carenza di personale e regna l'incertezza sul futuro della grande fabbrica che negli anni ha sfornato milioni di auto e dato un lavoro a tanti operai. Ora l'azienda ha deciso di incrementare la produzione della 500e di ben 30 mila unità in più entro il 2024. Per riuscire ad aumentare il numero di mezzi prodotti all'ombra della Mole, ha decido di chiamare 15 operai della Slovacchia e due da altri stabilimenti italiani.

La beffa

Secondo i sindacati e lavoratori tutto ciò appare come una grande beffa. In tanti si chiedono: "Perché prendere manodopera dall'estero anziché assumere nuovi giovani o richiamare gli operai in cassa integrazione?"

Edi Lazzi, segretario FIOM CGIL Torino:

"È assurdo chiamare lavoratori dall'estero quando ci sono operai di Mirafiori in cassa integrazione, prima bisogna far terminare l'uso degli ammortizzatori sociali che perdura da 15 anni e poi se c'è bisogno di forza lavoro sarebbe utile assumere giovani operai. Sarebbe anche un segnale concreto del rilancio di tutto il sito di Mirafiori da troppi anni in contrazione di organico".

Edi Lazzi
Edi Lazzi, segretario Fiom Torino

Le reazioni politiche

Andrea Russi, capogruppo M5s a Torino: 

"È notizia di ieri che Stellantis trasferirà dalla Slovacchia a Torino diversi operai per potenziare la produzione della 500 elettrica realizzata a Mirafiori. Senza mezzi termini: è una decisione grave e scellerata. Torino dispone di tutta la manodopera specializzata possibile per far fronte al fabbisogno di Stellantis e non vi è motivo di trasferirla dall'estero. Oppure, perchè non assumere giovani e formarli? Inoltre il settore sta giovandosi di incentivi statali per l'auto elettrica. Inaccettabile che questi incentivi si traducano in posti di lavoro per chi viene dall'estero! Secondo il retroscena riportato da un quotidiano online, Lo Russo ed Elkann si sono incontrati qualche giorno fa a Palazzo Civico, senza che nessuno sappia cosa si sono detti. A questo punto mi viene il sospetto: Lo Russo sapeva di questa imminente decisione? Se sì, l'ha avallata?Auspico che il sindaco faccia sentire la propria voce e si unisca alla protesta dei sindacati, perchè Torino non può e non deve subire queste umiliazioni da Stellantis".

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