TORINO E PROVINCIA

Progetto "Mobile Angel", un device contro la violenza sulle donne grazie ai carabinieri

Il dispositivo, con un sistema di allarme, permette di attivare la Centrale Operativa dell’Arma, consentendo così di intervenire tempestivamente

Progetto "Mobile Angel", un device contro la violenza sulle donne grazie ai carabinieri
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La Procura della Repubblica di Ivrea, il Comando Provinciale Carabinieri di Torino, Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist di Ivrea annunciano l’avvio di “Mobile Angel” nel territorio sotto la giurisdizione della Procura eporediese, il progetto che prevede la consegna di un device, a donne vittime di maltrattamenti.

Il dispositivo

Il dispositivo, con un sistema di allarme, permette di attivare la Centrale Operativa dell’Arma dei Carabinieri, consentendo così di intervenire tempestivamente.

Il protocollo, firmato il 14 dicembre scorso dalla Procuratrice di Ivrea, Dottoressa Gabriella Viglione, e il Comandante Provinciale di Torino, Generale di Brigata Claudio Lunardo, da oggi è operativo nell’ambito dei Comandi Compagnia Carabinieri di Ivrea, Chivasso e Venaria.

L'obiettivo

Nell’ambito del contrasto alla violenza di genere. Mobile Angel ha l’obiettivo di mettere a disposizione uno strumento efficace per permettere ai Carabinieri di poter intervenire tempestivamente. Allo stesso tempo, consente di accrescere la percezione di sicurezza da parte delle donne che in passato hanno subito violenze e maltrattamenti, nella consapevolezza di poter contare su interventi tempestivi a fronte di situazioni di emergenza. In questo modo, coloro che hanno subito episodi di violenza, molestie o stalking hanno la possibilità di ritrovare la fiducia necessaria a riappropriarsi della propria vita e libertà.

Il progetto, dopo una sperimentazione a Napoli, è stato esteso alle città di Milano e Torino in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre 2022, ndr).

“Fondazione Vodafone Italia sostiene il progetto Mobile Angel perché crediamo che la tecnologia sia un alleato importante per supportare le donne che si trovano in situazioni di rischio, aiutandole anche a trovare la fiducia e la sicurezza necessaria per ritrovare la propria libertà e la propria indipendenza – afferma Antonella Cultrera, Segretario Generale della Fondazione Vodafone Italia. Da sempre siamo impegnati in progetti per contrastare ogni forma di violenza sulle donne con l’obiettivo sia di far comprende la gravità del fenomeno sia per fornire strumenti – come l’app Bright Sky – un’app a supporto di coloro che hanno subito abusi o si trovano in situazioni di necessità’’.

“Soroptimist International – organizzazione mondiale di donne impegnate negli affari e nelle professioni che si esprime attraverso la presa di coscienza, il sostegno e l’azione – è stato scelto da Vodafone e dall’Arma dei Carabinieri per aver realizzato un progetto in collaborazione con tutte le forze dell’Ordine denominato “Una stanza tutta per sé”, finalizzato all’allestimento di un'apposita stanza per l’audizione della donna che denuncia atti persecutori, maltrattamenti, stalking e ogni altro atto violento in un ambiente protetto per un approccio meno traumatico con gli investigatori – dichiara la dottoressa Marzia Giulia Niccoli, Presidente del Club di Ivrea del Soroptimist International.

Il progetto “Una stanza tutta per sé”

Il progetto “Una stanza tutta per sé”, nasce nel 2014 ad opera del Soroptimist International club di Torino con i Carabinieri della Compagnia Mirafiori e, nel 2015, diventa progetto nazionale. Si stabilisce un accordo di collaborazione fra la Presidente del Soroptimist International d’Italia e il Comando Generale dell’Arma convalidato poi nel 2019 da un Protocollo, con lo scopo di incoraggiare le donne che hanno subito episodi di violenza di genere a rivolgersi alle Forze dell’Ordine.

Alla volontà di favorire l’emersione del grave problema con la predisposizione di ogni mezzo utile ad agevolare un approccio delle vittime che sia meno travagliato possibile, segue l’attuale progetto sperimentale che ne è una significativa evoluzione, diretto a proteggere con strumenti tecnologici le vittime che intraprendono con profonda, quanto comprensibile sofferenza il percorso di denuncia.

A novembre 2022 sono 212 le “Stanze tutte per sé” allestite dai Soroptimist Club su tutto il territorio nazionale presso 175 caserme dei Carabinieri e migliaia sono state le donne che si sono fidate delle Istituzioni e hanno denunciato, sentendosi accolte e comprese in un ambiente idoneo e rassicurante. Da oggi saranno ancora più sicure”.

“L’estensione del progetto - dichiara il Gen. B. Claudio Lunardo, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino - consentirà all’Arma di ampliare il numero di apparati a disposizione delle vittime di violenza comprendo completamente tutta la provincia di Torino. In questo modo sarà possibile aumentare la percezione di sicurezza da parte delle vittime, che potranno contare su interventi tempestivi a fronte di situazioni di emergenza, infondendo loro serenità e fiducia e agevolando il percorso di riappropriazione degli spazi di libertà e autonomia, spesso lungamente compromessi da vessazioni, intimidazioni e violenze”.

 

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