TORINO EST

Embraco di Riva di Chieri, riprende il processo in tribunale

Sullo sfondo c'è l'ombra del patteggiamento

Embraco di Riva di Chieri, riprende il processo in tribunale
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Al via una nuova udienza del processo Embraco, azienda che ha dato per molti anni un lavoro a tante famiglie che ora aspettano con ansia e paura il futuro. Oggi il capannone di Riva di Chieri, comune ubicato nella cintura est di Torino, si presenta vuoto, senza impianti e progetti occupazionali.

Nel 2018 era stato svuotato dai macchinari della multinazionale Whirpool che aveva deciso di cessare la produzione per trasferirla in Slovacchia. Avrebbe quindi dovuto essere riempito con le attività dalla Ventures (subentrata ad inizio 2019) con dei robot per la pulizia di pannelli fotovoltaici, brevetti israeliani e soci cinesi. 

Sullo sfondo, c'erano gli accordi tra ministero dello Sviluppo Economico e Invitalia che doveva garantire la transizione e il reinserimento dei lavoratori dell'ex Embraco, permettendo così un futuro occupazionale. A distanza di quattro anni, tutti i dipendenti sono stati lasciati in mezzo alla strada senza una fonte di reddito.

La parola del Tribunale

Nella giornata di oggi, 3 marzo 2023, il Tribunale dovrà mettere la parola fine sulla vicenda che vedono sul banco degli imputati i vertici della Ventures, accusati di bancarotta fraudolenta. Avrebbero intascato parte dei 20 milioni di euro destinati a far ripartire la produzione. Quest'ultima, come detto, non è mai decollata e i lavoratori rimangono appesi ad un filo che potrebbe spezzarsi per sempre.

Sullo sfondo, almeno secondo fonti giornalistiche, ci sarebbe l'ombra del patteggiamento. Potremmo dire: il danno oltre la beffa per i dipendenti della ex Embraco. Il patteggiamento, qualora venisse accettato, manderebbe in fumo (per modo di dire) anni di battaglie dei sindacati e lavoratori e permetterebbe soprattutto agli imputati di non dover rimborsare nulla.

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