Covid, dall'Unità di crisi una nuova strategia "differenziata" per la scuola in Piemonte
Si prenderanno misure diverse in base al ciclo scolastico e la quarantena in casa sarà attuata solo dagli istituti superiori.
I ragazzi quando sono a scuola sono su un'isola sicura, ma cosa succede quando escono e si aprono alle loro vite di relazioni? E' proprio nel mondo dello sport, con gli amici, negli spazi d'aggregazione, che rischiano di più. E mettono a cascata a rischio anche i loro famigliari.
Un problema sociale, non della scuola
Per Antonio Rinaudo, che è il responsabile di questo settore all'Unità di Crisi, l'attenzione alla scuola dev'essere massima, ma bisogna capire che il problema, è un problema sociale. I casi aumentano e solo negli ultimi giorni, tra allievi e insegnanti, siamo arrivati a 200 positivi. Se non si tornerà al lockdown, bisognerà comunque prendere provvedimenti e un team di specialisti ha già individuato una strategia differenziata.
GUARDA L'INTERVISTA AL RESPONSABILE DEL SETTORE SCUOLA:
Due misure diverse a seconda del ciclo scolastico
Sì, perché nel caso di un positivo in classe ci saranno comportamenti diversi da seguire a seconda del ciclo scolastico.
Così, materne, elementari e medie faranno il tampone a tutti e gli studenti positivi verranno messi in isolamento attivo quindi potranno recarsi a scuola, ma non potranno fare attività extra fino al secondo test.
I ragazzi delle superiori, invece, faranno il tampone solo in caso di contatto stretto e in caso di positività staranno in quarantena a casa per un settimana, questo perché con loro le procedure di didattica a distanza sono attuabili con maggiore facilità.
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