I danni all'agricoltura (e all'economia) dopo l'alluvione: la situazione nel Torinese
Con una serie di sopralluoghi nelle aziende danneggiate ci si è potuti rendere conto dell'entità del danno, particolarmente rilevante.
Già censiti 2850 ettari allagati per una mancata produzione di oltre 8,6 milioni di euro. Nel conto mancano ancora le spese per l’asporto dei detriti, la bonifica dei terreni e il ripristino della fertilità del suolo. Danni anche alla viabilità interpoderale, alle opere irrigue, ai magazzini e alle serre. Il presdiente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia scrive all’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa: è indispensabile il sostegno del governo nazionale per far fronte a questa difficilissima emergenza.
La conta dei danni
I tecnici di Confagricoltura Piemonte nelle giornate di ieri e di ieri (5 ottobre) hanno effettuato una prima rilevazione dei danni causati dall'alluvione del 2 e 3 ottobre nelle aziende agricole maggiormente danneggiate. Tutte le province hanno patito la furia del maltempo, con una maggiore concentrazione e nelle aree risicole tra il Casalese in provincia di Alessandria, Vercelli e il Basso Novarese.
Nel Torinese
Danni nel Torinese, a Verrua Savoia, Ivrea, Banchette, Salerano, Fiorano, Strambino, Vestignè e Vische. Fra le coltivazioni danneggiate mais, soia, colza, riso - anche pregiato riso da seme - sorgo, prati, noccioleti, coltivazioni orticole in pieno campo e sotto serra, vivai, grano saraceno.
Confagricoltura
Ieri il presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello, componente della giunta nazionale di Confagricoltura, insieme al direttore di Confagricoltura Alessandria Cristina Bagnasco e al presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella Giovanni Perinotti, ha compiuto una sopralluogo nelle zone danneggiate insieme all'assessore regionale all'agricoltura Marco Protopapa. Con una serie di sopralluoghi nelle aziende danneggiate ci si è potuti rendere conto dell'entità del danno, particolarmente rilevante.
“I dati che finora ha rilevato Confagricoltura Piemonte con la sua rete di tecnici – precisa il presidente dell’organizzazione Enrico Allasia – riferiscono di circa 2.850 ettari di superficie alluvionata, per una mancata produzione di oltre 8,6 milioni di euro”.
Si tratta di una prima sommaria stima delle perdite di produzione che, data l'emergenza in cui si sta operando, risulta molto approssimativa, con i dati della superficie danneggiata e dell'entità del danno ipotizzato inevitabilmente destinati a salire, anche tenendo conto del fatto che in questo momento non è possibile capire con esattezza quali detriti siano depositati sui terreni allagati e quali operazioni di pulizia e bonifica si renderanno necessarie. Inoltre le rilevazioni di Confagricoltura devono ancora essere completate per le province di Cuneo, Biella e Verbano Cusio Ossola.
“Ai danni per il mancato raccolto – spiega Ercole Zuccaro direttore di Confagricoltura Piemonte - si dovranno sommare le spese per l'asporto dei detriti, la bonifica dei terreni e il ripristino della fertilità del suolo, oltre alle spese per il livellamento dei campi, per lo scavo dei fossi e dei canali di gronda, per la riparazione o sostituzione degli impianti di irrigazione e della viabilità interpoderale. A questi costi si aggiungeranno quelli causati alle strutture: la furia del vento ha scoperchiato fabbricati, magazzini e serre, con danni pesantissimi”.
Il presidente di Confagricoltura Piemonte ha scritto all’assessore Protopapa sottolineando “la gravità del fenomeno, che accresce le difficoltà di un settore già duramente provato dall'emergenza della pandemia e dalla perdurante crisi dei prezzi delle nostre produzioni. Per questo – sostiene Enrico Allasia - contiamo sull’attenzione della Regione Piemonte per far si che i nostri territori possano ottenere un adeguato sostegno dal governo nazionale, indispensabile per poter superare questa difficilissima emergenza”.
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