TORINO

"No" della Procura di Torino a togliere il 41bis a Cospito, la Cassazione anticipa l'udienza: cosa può cambiare

Meloni: "Esattamente come abbiamo sempre detto che lo Stato non tratta con la mafia, lo Stato non tratta neanche con il terrorismo"

"No" della Procura di Torino a togliere il 41bis a Cospito, la Cassazione anticipa l'udienza: cosa può cambiare
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La Direzione distrettuale antimafia di Torino e il procuratore generale del Piemonte, Francesco Saluzzo, hanno inoltrato (nella giornata di ieri, giovedì 2 febbraio 2023) al ministero della Giustizia il parere sul regime del 41 bis per l'anarchico Alfredo Cospito. Una decisione su cui non può non aver pesato l’aggravarsi delle condizioni di salute del detenuto.

Il ricorso del legale

Il suo legale nelle settimane scorse ha fatto ricorso contro il 41 bis sia in Cassazione dove la discussione è stata ulteriormente anticipata al 24 febbrai, interpellando anche il ministro Nordio. Intanto, Cospito sta già scontando una condanna per attentati di matrice anarchica ed è tuttora a processo a Torino per due bombe alla scuola carabinieri di Fossano nel 2006.

"L'anarchico abruzzese, Alfredo Cospito, deve rimanere al 41 bis".

Sulla vicenda Cospito è intervenuta la premier, Giorgia Meloni, a Diritto e rovescio, su Rete4:

"Esattamente come abbiamo sempre detto che lo Stato non tratta con la mafia, lo Stato non tratta neanche con il terrorismo. Se stabilissi il principio che chiunque sta al 41 bis fa lo sciopero della fame e io lo tolgo dal 41 bis, noi domani quanti mafiosi avremmo che fanno lo sciopero della fame? E se non tiriamo fuori quei mafiosi che fanno lo sciopero della fame al 41 bis altrimenti ci fanno saltare le macchine, quante macchine salterebbero? Una cosa interessante che non si è notata: Cospito nel 1991, già in carcere, decise di fare lo sciopero della fame, e venne graziato. Lo Stato lo ha graziato ed è andato a sparare a della gente. Non stiamo parlando di una vittima, per come la vedo io. È possibile che oggi ritenga che tornando a fare lo sciopero della fame, potrebbe...

Penso che bisogna fare un po' di chiarezza. Chi è Alfredo Cospito? È un anarchico, in carcere perché condannato per il reato di strage e perché tra le altre cose ha sparato alle gambe di un dirigente di Ansaldo nucleare. Cospito finisce al 41 bis perché durante la detenzione mandava o trovava il modo di fare arrivare messaggi agli anarchici che erano fuori dicendo 'continuate la lotta, organizzatevi.

Il 41 bis è un istituto preciso che viene preso in considerazione in base alla gravità del reato e alla capacità che si ha di comunicare con l'esterno e se c'è una pericolosità in quella comunicazione - ha aggiunto -. Cospito per questo finisce al carcere duro e comincia a fare lo sciopero della fame non solo perché rifiuta il carcere duro ma anche perché rifiuta l'istituzione del carcere".

Le parole del difensore Albertini in merito alle condizioni di salute di Cospito

Nei giorni scorsi, l'abruzzese è stato trasferito dalla struttura di Sassari a quella di Opera (Milano), più adatta alle sue condizioni di salute precarie. Intanto, l'avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore dell'anarchico Alfredo Cospito, prima di un evento a Milano, ha fatto sapere ai giornalisti:

"Dopo oltre 105 giorni di sciopero della fame la situazione è estremamente critica. Attendiamo le determinazioni ma qualcuno faccia sapere in tempi rapidi ad Alfredo Cospito se il provvedimento verrà revocato. Non c'è più tempo. L'ho trovato come una persona che non si alimenta da 105 giorni, è un uomo provato da questo lungo sciopero. Il fatto vero è che Alfredo Cospito sta facendo un sacrificio in primo luogo per lui e per la sua vita, ma il 41bis è una morte lenta, ed essendo lui un animale politico lo fa anche per le oltre 700 persone al 41bis e per i 1.500 condannati all'ergastolo ostativo che moriranno in carcere".

Cospito, nei giorni scorsi, ha detto ai medici:

«So fino a che punto posso arrivare», «So fino a dove posso spingermi» e «So qual è il peso sotto il quale non posso scendere».

Ma questa vicenda può cambiare la questione del 41 bis in Italia? Il ministro Nordio, a tal proposito, ha fatto sapere:

“La possibilità di mutare questa normativa è inesistente”.

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