TORINO E PROVINCIA

Mobilità sostenibile, Città metropolitana di Torino incontra l'Osservatorio Torino-Ceres

Daniele Milani e Davide Arminio hanno illustrato i loro obiettivi per la promozione dell’uso e del potenziamento del trasporto pubblico locale

Mobilità sostenibile, Città metropolitana di Torino incontra l'Osservatorio Torino-Ceres
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La ferrovia Torino-Ceres costituisce un asse di collegamento strategico per il territorio e rappresenta un’infrastruttura fondamentale per il Ciriacese e le Valli di Lanzo.

La ferrovia

La ferrovia e la rete di trasporti su gomma costituiscono un indispensabile mezzo per il collegamento dei centri del territorio al servizio di pendolari, studenti, viaggiatori occasionali e di potenziali turisti.

Da qualche tempo è attivo, a cura di un gruppo di giovani, un Osservatorio che nasce dalla preoccupazione per il destino della ferrovia Torino-Ceres: un gruppo di lavoro che vuole definire i punti fermi di sviluppo su cui impegnarsi per garantire il rilancio della linea ferroviaria e delle comunità locali nel segno della sostenibilità, dell’ambiente e dell’intermodalità.

Due componenti dell'Osservatorio hanno incontrato il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo, il consigliere metropolitano delegato ai trasporti Pasquale Mazza e la consigliera metropolitana Rossana Schillaci. “All’interno del PUMS, il piano per la mobilità sostenibile, è prioritaria l’azione di ascolto del territorio” commentano gli amministratori di Città metropolitana di Torino.

L'illustrazione degli obiettivi

Daniele Milani e Davide Arminio hanno illustrato i loro obiettivi per la promozione dell’uso e del potenziamento del trasporto pubblico locale, in particolare della ferrovia Torino - Ceres, della sua storia, del patrimonio materiale e ambientale della linea. Ma soprattutto hanno dettagliato agli amministratori di Città metropolitana il loro impegno per monitorare lo stato del servizio del trasporto pubblico locale territoriale.

Nei mesi scorsi hanno realizzato un questionario con gli abitanti delle zone interessate dal passaggio della linea ferroviaria: oltre 600 le risposte raccolte, da cui è emerso chiaramente come la popolazione punti alla ripresa economica del territorio anche attraverso il mantenimento e l’ampliamento dei servizi, primo su tutti il trasporto pubblico.

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