TORINO E PROVINCIA

Ricoversione dello stabilimento di Scarmagno: Britishvolt fallisce, Italvolt non decolla

Il progetto inglese si è arenato per mancanza di fondi

Ricoversione dello stabilimento di Scarmagno: Britishvolt fallisce, Italvolt non decolla
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È fallito, per mancanza di fondi, il progetto Britishvolt in Inghilterra, dove doveva sorgere un importante stabilimento di batterie per auto elettriche.

La notizia

La notizia riguarda anche il Piemonte e in particolare il Canavese dove una fabbrica analoga dovrebbe essere realizzata sul terreno del vecchio Stabilimento di Scarmagno, ad opera di Italvolt fondata dal medesimo imprenditore inglese. Quale futuro attende dunque la GigaFactory a Scarmagno, dal momento che Italvolt non ha rinnovato l’accordo con la ditta proprietaria degli immobili, lamentando l’inadeguatezza della rete elettrica? Questo l’interrogativo che il consigliere Pd Alberto Avetta ha rivolto alla Giunta Cirio, nell’ambito dei question time.

“La vicenda Britishvolt – precisa in una nota scritta l’assessore alle attività produttive Andrea Tronzano – non ha alcun legame né alcuna rilevanza giuridica sul progetto Italvolt. Pare certo ci siano delle problematiche legate al sito di Scarmagno, che la proprietà sta cercando di risolvere con l’investitore, tuttavia non ci è dato conoscerle nel dettaglio dal momento che esiste una clausola di riservatezza tra le parti”. “Il compito della nostra Regione – conclude l’assessore – è quello di favorire iniziative private che portino benefici al territorio, lo scorso anno abbiamo infatti firmato con città metropolitana, comune di Ivrea, Scarmagno e Romano canavese e la stessa Italvolt un protocollo per accompagnare l’operatività del progetto in cui ogni Ente pubblico è coinvolto per rendere attuativa la GigaFactory”.

Sul sito di Scarmagno esistono delle problematiche - ha sottolineato il consigliere Avetta - evidentemente la notizia di un’inadeguatezza della rete elettrica rispetto alle necessità industriali richieste dalla GigaFactory non è priva di fondamento. Dopo quasi tre anni di analisi, progetti e approfondimenti tecnici, solo ora ci si rende conto che c’è un problema sulla rete elettrica? Di fronte a queste incertezze, la Regione Piemonte faccia il possibile per garantire la realizzazione del progetto, che sappiamo richiedere significativi investimenti pubblici. Ci aspettiamo che la Giunta regionale incalzi il Governo nazionale, si adoperi per raccogliere risorse e chiarisca le intenzioni di Italvolt per evitare che il Piemonte perda un investimento di tale rilevanza”.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Ivano Martinetti (M5s) su eventuale chiusura ponte dell'Olla sulla statale 21 della valle stura di demonte, nel comune di gaiola (CN); di Francesca Frediani (M4O- Unione Popolare) su Ospedale Maria Vittoria, quali sono le intenzioni della Regione?; di Monica Canalis (Pd) su Quale prospettiva per l'asilo nido aziendale del CSI Piemonte?; di Silvio Magliano (moderati) su Medici con la casella PEC disabilitata, ma la loro attività non può attendere: quale risposta e quale supporto da parte della Giunta?; di Daniele Valle (Pd) su Ennesimo attacco hacker. Colpita l'Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria.

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