Va avanti senza sosta il dibattito sulla questione sui “Olimpidi 2026”. Quest’oggi, giovedì 26 gennaio 2023, è intervenuto il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, e ha fatto sapere che non è intenzionato ad allargare l’evento sportivo anche alla nostra Regione e quindi a Torino.
«Noi come Lombardia stiamo studiando un progetto alternativo perché vogliamo che i Giochi rimangano in Lombardia e Veneto: è una questione di orgoglio». Lo ha fatto sapere il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante un incontro a Milano con Cna Lombardia.
Dunque, una doccia fredda che sicuramente ha già fatto storcere il naso alla politica piemontese e a quel “segmento” di cittadini che vogliono nuovamente vedere i cinque cerchi all’ombra della Mole Antonelliana e che guardano con interesse alla riqualificazione degli impianti ora abbandonati sulle Alpi.
Le parole di Stefano Lo Russo:
“Le Olimpiadi Invernali del 2026 sono un evento internazionale di cui siamo molto contenti. Siamo davvero orgogliosi che sia l’Italia ad ospitarli e ci teniamo, da italiani, che il nostro Paese faccia bella figura a livello internazionale». L’Occasione olimpica si era aperta con la rinuncia al pattinaggio da parte del Trentino e – aggiunge il primo cittadino – “Abbiamo messo a disposizione del Governo e degli organizzatori i nostri impianti della Città e della Città Metropolitana. Perché crediamo profondamente che non solo le Olimpiadi siano un evento sportivo di importanza rilevante ma che possano rappresentare anche la straordinaria occasione di dimostrare che è possibile organizzare grandi eventi internazionali nell’ottica della piena sostenibilità economica ed ambientale”.
Il commento di Alberto Cirio:
“Il Piemonte rimane a disposizione della macchina organizzativa olimpica e continuerà ad esserlo, fiduciosi che venga scelta la strada della collaborazione, per consentire il buon utilizzo delle risorse dei cittadini, il doveroso rispetto dell’ambiente e la miglior riuscita di questo importante evento”.