PIEMONTE

Riqualificazione fiumi e laghi, al via il bando 2023. La misura ha una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro

Marnati: «Continua, e si rafforza, l’impegno di Regione Piemonte per contrastare i cambiamenti climatici»

Riqualificazione fiumi e laghi, al via il bando 2023. La misura ha una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro
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Per il sesto anno consecutivo la Regione stanzia fondi per riqualificare fiumi e laghi del Piemonte: si è aperta oggi l’edizione 2023 del bando di riqualificazione dei corpi idrici piemontesi che poggia su una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro e che, novità introdotta per questa edizione, prevede punteggi premiali per gli interventi di forestazione, anche urbana, legati alle politiche di diminuzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.

Con le prime 5 edizioni del bando, dal 2018 al 2022 compresosono stati erogati poco meno di 12 milioni e mezzo di euro e finanziati 57 progetti.

«Continua l’impegno della Regione Piemonte nella lotta al contrasto dei cambiamenti climatici – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – Queste misure sono strutturali nel tempo e ci permettono di beneficiare di una grande ricaduta in termini di miglioramento ambientale, di riduzione del rischio idraulico dei fiumi ma anche l’abbattimento degli inquinanti sia nelle acque che nell’aria».

I beneficiari dei finanziamenti

Beneficiari dei finanziamenti, come per le passate edizioni, sono i Comuni, in forma singola o associata, Province, Città Metropolitana, gli Enti gestori delle aree naturali protette e dei siti della rete Natura 2000.

Il nuovo bando, annunciato nel corso dell’evento del 14 novembre 2022 quando sono stati presentati gli esiti del bando 2022, ricalca l’edizione precedente: sono ammissibili i progetti che permettono di riportare l’alveo e le sponde ad una migliore naturalità ritenuta efficace per fronteggiare le sfide imposte dai cambiamenti climatici. Ammessi al contributo anche interventi di ricostruzione della vegetazione delle rive, e tra questi le fasce tampone, costituite da alberi e arbusti, essenziali nelle aree agricole, l’allargamento della sezione di deflusso e la realizzazione di aree di laminazione naturale delle piene (una sorta di bacino per contenere quella parte di acqua che il fiume non riesce a contenere in caso di piena), la costruzione di scale di risalita per i pesci, la rimozione di opere non più funzionali, il ripristino di habitat tipici, sia per i fiumi che per i laghi, in grado di trattenere le acque e aumentare la biodiversità.

Particolarmente interessante l’aspetto del bando che si riferisce ad aree urbanizzate dove la condizione degli alvei è maggiormente compromessa: interventi anche di limitata estensione possono determinare un beneficio notevole, tenendo presente anche il ruolo che la vegetazione assume nel mitigare le ondate di calore e sequestrare i gas effetto serra responsabili del cambiamento climatico.

Complessivamente il bando punta a più obiettivi, dal miglioramento paesaggistico della riqualificazione alla ricucitura del corridoio ecologico, dal contenimento delle piene al miglioramento della qualità chimico fisica delle acque con la riduzione del trasferimento di contaminanti in uso in agricoltura verso fiumi e laghi.

Le domande dovranno essere presentate entro le ore 12 del 4 maggio 2023

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