Orbassano, inaugurato al San Luigi Gonzaga il “Giardino che cura" i pazienti del reparto di Psichiatria
La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie all’impegno dei volontari dell’Associazione San Luigi Gonzaga Onlus a cui va il sentito ringraziamento della Direzione Generale dell’Azienda
È stato inaugurato ieri, 5 dicembre, presso l’AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano, il “Giardino che cura”, un’opera nata per rendere più vivibile e gradevole il giardino esterno utilizzato dai pazienti del reparto di Psichiatria, oltre 120 mq di superficie da rendere non solo esteticamente più gradevole, ma anche capace di trasmettere serenità, allo spirito e agli occhi di quanti, per ragioni di salute, si trovano a trascorrere un periodo di degenza nel Reparto.
L'impegno dei volontari
La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie all’impegno dei volontari dell’Associazione San Luigi Gonzaga Onlus a cui va il sentito ringraziamento della Direzione Generale dell’Azienda.
“La data dell’inaugurazione coincide con la “Giornata mondiale del volontariato” e tengo a sottolineare come le opere che oggi si festeggiano siano sempre più espressione dell’altruismo intelligente che caratterizza i nostri volontari. Ringrazio anche a nome dei dipendenti e dei pazienti del reparto di Psichiatria che, grazie alla volontà e all’impegno dell’Associazione potranno vivere in un ambiente più sereno e colorato il difficile periodo di un ricovero”, dichiara il dott. Francesco Arena, Direttore Generale dell’Azienda.
Dichiarazione dell’Associazione e racconto del progetto
"Nell’ambito delle attività dell’Associazione San Luigi Gonzaga Onlus, nasce l’idea di rendere più vivibile e gradevole, il giardino esterno utilizzato dai pazienti ospiti del reparto di psichiatria. Tra le varie proposte emerse, la più gettonata è stata quella di affidare all’ex collega e apprezzato pittore Francesco Paturzo, il progetto di dipingere le pareti del cortile. Nel mese di luglio, Anna Costantino, Emanuele Ruffino e Edmondo Rustico illustrano il progetto a Francesco il quale accetta con entusiasmo la proposta pur consapevole dell’impegno che essa avrebbe richiesto.
Dopo alcune riunioni operative svoltesi sul posto con i responsabili dell’Associazione, Francesco Paturzo espone il progetto al suo gruppo, VolverArte 2013, ottenendo immediato ed entusiastico consenso. Sono seguite varie riunioni allo scopo di sviluppare idee compatibili con le esigenze particolari legate alla natura del reparto, fino all’avvio del lavoro vero e proprio avvenuto l’8 settembre scorso.
Dopo una prima impegnativa fase di preparazione delle superfici consistente nella pulitura e stesura del fondo si è data la prima pennellata al primo pannello, il Faro. Ciò che ha caratterizzato il prosieguo dell’impresa è stata la progettazione in corso d’opera dei vari soggetti realizzati, dando vita ad una entusiasmante ricerca di idee che hanno consentito di dare il sorprendente effetto finale.
Nel corso dei lavori non sono mancate le curiose osservazioni dei pazienti nonché la partecipazione fattiva di alcuni di essi, tra tutti la bravissima Carola che ha firmato un paio di pannelli raffiguranti i delfini. Pompea Vaccaro, Carmela Cinefra, Rosalba, Lamantia, Giorgina Memè, Antonio Rovera e Francesco Scandale, coordinati dal Maestro Francesco Paturzo, hanno così portato a termine dopo due mesi esatti di lavoro, la loro fatica.
Oltre alla soddisfazione di aver fatto un buon lavoro, il gruppo VolverArte 2013 in ognuno dei suoi componenti, si porta dentro un’esperienza unica, che ha permesso di entrare in contatto con un aspetti della sofferenza per certi versi poco conosciuta, quantomeno nella sua particolarità. Un’opportunità per scoprire uno spaccato della vita dell’ospedale pregna della professionalità e dell’umanità di ogni persona che quotidianamente si occupa di assistere il malato.
Lo spirito di regalare qualcosa di se stessi ha guidato ogni pennellata del gruppo".