Nei mobili del soggiorno nasconde oltre un chilo di droga: arrestato per spaccio

I poliziotti hanno sequestrato hashish, marijuana, anfetamina, chetamina, MDMA e cocaina.

Nei mobili del soggiorno nasconde oltre un chilo di droga: arrestato per spaccio
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San Secondo: contrasto allo spaccio di stupefacenti. La Polizia sequestra 1 chilo e 400 grammi di stupefacenti. Due giovani arrestati.

Due giovani arrestati

Giovedì mattina, personale del Commissariato di P.S. San Secondo ha tratto in arresto due cittadini italiani, di 23 e 24 anni, gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

La droga nascosta nei mobili del soggiorno

Il personale del Commissariato di P.S. San Secondo è intervenuto presso un alloggio situato nell’area di via Livorno ove era domiciliato un ventiquattrenne italiano, su cui gravavano sospetti rispetto alla detenzione di droga.

Nascosti all’interno dei mobili del soggiorno, infatti, sono stati trovati oltre 1200 grammi di sostanza: quasi 700 grammi di hashish, 150 grammi di marijuana, 160 grammi di anfetamina, 122 grammi di chetamina, 95 grammi di MDMA, e 40 grammi di cocaina. Oltre alla droga sono state sequestrate alcune centinaia di euro verosimilmente frutto dell’attività delittuosa.

MDMA, hashish e marijuana

Le attività della Polizia di Stato hanno anche consentito di localizzare un appartamento in Corso Verona dove vi era fondato motivo di ritenere che alloggiasse un giovane dedito alla compravendita di sostanza stupefacente. Sul luogo erano presenti il ventitreenne e la sua fidanzata.

Durante il controllo dell’autovettura di quest’ultima, in uso al giovane, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato diversa sostanza stupefacente per un peso complessivo di 150 grammi (MDMA, hashish e marijuana) e un bilancino di precisione.

Sequestrato anche il cellulare del giovane dove erano presenti diverse conversazioni su applicazioni di messaggistica istantanea inerenti all’illecita attività.

I procedimenti penali si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

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