Freelance o dipendente in smart-working? La scelta è solo tua
Vuoi lavorare da remoto? Ora andiamo a scoprire una differenza importante alla quale molte persone non fanno caso.
Oggigiorno tantissimi dipendenti hanno iniziato a sperimentare lo smart-working, inizialmente in modalità obbligatoria a causa della grave crisi causata dal Covid-19 e, successivamente, per scelta.
All’inizio i problemi sono stati numerosi ma, dopo aver capito come funziona il mondo del lavoro da remoto, sempre più persone hanno iniziato ad apprezzarne i benefici, come il risparmio di soldi, il minore inquinamento dovuto alla diminuzione degli spostamenti e la possibilità di avere un maggiore equilibrio tra vita privata e professionale.
Dunque, sempre più persone stanno sperimentando quella che prima era solo una caratteristica dei freelance. Tuttavia, le differenze tra le due modalità di lavoro rimangono.
E se dovessi scegliere ora, preferiresti essere freelance o un dipendente in smart-working? Andiamo a scoprire le analogie e le differenze tra le due modalità di lavoro per poter fare una scelta consapevole.
Lo smart-working non è solo lavoro da remoto
Sono molte le persone che semplificano la definizione di smart-working, dicendo che si tratta esclusivamente del lavoro da remoto. Eppure, non è proprio così.
Infatti, con questo termine facciamo riferimento al lavoro per obiettivi e non un telelavoro.
Quale abbiamo sperimentato durante il lockdown? Ora che abbiamo capito che lo smart-working non corrisponde al telelavoro, possiamo affermare che quello che abbiamo vissuto durante il Covid-19 corrisponde di più a questa seconda modalità.
Infatti, lo smart-working dovrebbe consentire ai dipendenti di lavorare negli orari che preferiscono ed, anzi, le ore lavorate non dovrebbero costituire un parametro di valutazione, bensì bisognerebbe guardare se il lavoratore ha raggiunto o meno i suoi obiettivi.
Come funziona il lavoro per i freelance?
Ora che abbiamo capito cosa dovrebbe davvero rappresentare un dipendente in smart-working, andiamo ad approfondire meglio la seconda categoria di lavoratori che ci siamo proposti di trattare: i freelance.
Coloro che possono definirsi dei veri freelance (o freelancer) sono quelle persone che hanno una mentalità imprenditoriale, che riescono a gestire il loro tempo ed il loro lavoro in autonomia e che non hanno paura dell’incertezza.
Insomma, un freelance non svolge solo ed esclusivamente il suo lavoro (come invece accade nel caso di dipendente in smart-working), ma si deve occupare di altro, come:
- Commerciale
- Fatturazione
- Recupero crediti
E molto altro!
Insomma, la professione del freelance è tutt’altro che rosea come spesso viene idealizzata, ma presuppone diversi obblighi, sia burocratici che di altra natura.
Tuttavia, il risvolto della medaglia è dato dalla possibilità di poter guadagnare molto di più rispetto ad un lavoratore dipendente.
Infatti, un freelance ha la possibilità di vendersi al meglio e di acquisire sempre nuovi clienti. Inoltre, potrà scegliere su quali progetti lavorare: una possibilità che ai dipendenti non viene mai concessa.
Ora che sai quali sono le principali differenze tra dipendenti e liberi professionisti in Partita IVA, quale sceglieresti?
In ogni caso ti consigliamo di parlare della tua scelta con un consulente fiscale, in modo che lui, grazie alla sua esperienza, ti possa indirizzare verso la soluzione migliore per il tuo caso specifico.
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