Arrestati

Mentre i proprietari dormivano la banda del lockdown ripuliva la casa: oltre 30 furti VIDEO

Numerosi furti da gennaio a luglio, il primo era stato "beccato" a febbraio a Cafasse, altri tre complici catturati lo scorso luglio a Valperga.

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I Carabinieri hanno sgominato una banda di topi d’appartamento molto attiva durante il lockdown: svaligiavano le case del Canavese mentre i proprietari dormivano.

 

Svaligiavano le case del Canavese mentre i proprietari dormivano

Come riporta Prima il Canavese, agivano soprattutto di notte, non curanti neppure della presenza dei proprietari in casa che dormivano. Rompevano serrande, finestre e porte, o si arrampicavano ai piani superiori, entrando negli appartamenti presi di mira e depredandoli di ogni cosa. Una banda senza scrupoli, composta da 4 albanesi domiciliati nella zona nord del capoluogo piemontese, che tra gennaio e luglio di quest’anno, nonostante le restrizioni sulla mobilità, ha messo a segno ben 33 furti in abitazioni, ubicate in diversi comuni dell’hinterland torinese, specie ne canavese.

Le indagini

I Carabinieri li hanno ora identificati e nei loro confronti è in corso dall’alba l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Ivrea su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Le indagini svolte dai militari della Compagnia di Venaria hanno avuto origine grazie all’arresto in flagranza di uno del gruppo, avvenuto lo scorso 22 febbraio nelle campagne di Cafasse durante un servizio finalizzato a prevenire reati predatori in quell’area. Le successive investigazioni hanno altresì permesso l’8 luglio successivo di cogliere sul fatto anche i tre complici, subito dopo aver commesso due furti in altrettante abitazioni di Valperga.

Beccati con la refurtiva in auto

In quell’occasione, nella loro auto fu rinvenuta diversa refurtiva: carte postamat e un orologio di lusso, risultati trafugati poco prima in due case del luogo. Le successive perquisizioni domiciliari avevano oltretutto consentito di sequestrare una pistola scenica, arnesi da scasso, nonché 400 € in banconote, valori bollati per un valore complessivo di 144€, preziosi e 9 orologi di lusso, del valore complessivo di oltre 25.000 €, 6 portafogli, monili in oro e argento, suppellettili e oggetti vari per un valore di circa 1.500 €.
Gli investigatori dell’Arma hanno così minuziosamente ricostruito il modus operandi del gruppo criminale, riuscendo ad attribuire ai quattro stranieri gli altri 30 colpi.

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