Una seconda ondata potrebbe essere alle porte: la sanità deve precederla
La situazione sta peggiorando di giorno in giorno e i casi di positività aumentano (due decessi e cento nuovi casi solo ieri).
Domani i direttori generali delle aziende sanitarie piemontesi dovranno comunicare al Dirmei, il nuovo Dipartimento interaziendale malattie infettive, il loro piano per riaprire reparti Covid.
La situazione sta peggiorando
Il periodo critico per capire si muove la curva epidemica del Piemonte è questo: è ormai autunno e le scuole hanno già riaperto da 3 settimane. Come ci si poteva aspettare la situazione sta peggiorando di giorno in giorno, i casi di positività aumentano (due decessi e cento nuovi casi ieri), ed è ormai chiaro che bisogna aspettarsi una seconda ondata.
Come ci si sta preparando
I grandi ospedali, che erano pronti a riavviare la loro attività ordinaria, dovranno invece indicare alla Regione come riconvertire spazi e reparti in stanze adeguate alle terapia anti-coronavirus. E pensare che una settimana fa il direttore delle medicine della Città della Salute Ezio Ghigo si augurava che ospedali come Molinette restassero Covid-free per evitare ulteriori rallentamenti di settori nevralgici, una speranza che si è affievolita del tutto in queste ore.