TORINO

Uomo trovato in possesso di un ingente quantitativo di sostanze psicotrope: arrestato

L’operazione ha consentito di rinvenire e sequestrare 1226 pastiglie.

Uomo trovato in possesso di un ingente quantitativo di sostanze psicotrope: arrestato
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Una pattuglia del Commissariato di Polizia di Stato Barriera Milano, impegnata in un servizio di prevenzione dei reati, ha arrestato un cittadino nigeriano di 29 anni per spaccio di sostanze stupefacenti.

Fermato un uomo irregolare

Erano da poco passate le ore 21.00 di sabato 10 settembre, quando la volante ha notato il soggetto che, transitando su corso Vercelli, cercava di sfuggire al controllo accelerando a bordo di una bicicletta elettrica, ma veniva fermato all’intersezione tra Corso Vercelli e Corso Novara. Sottoposto a controllo, l’uomo, irregolare sul territorio nazionale con un permesso di soggiorno scaduto, è stato trovato in possesso di 26 pastiglie contenenti un potente analgesico con effetti psicotropi, utilizzato spesso come sostituto delle tradizionali droghe e di cui non era in grado di giustificare il possesso.

Fornito un indirizzo fittizio

Quando il soggetto ha intuito che gli agenti avrebbero approfondito la ricerca anche nel luogo di dimora ha fornito un indirizzo fittizio tentando di eludere il controllo, ma a seguito di accertamento la Polizia di Stato ha individuato il reale domicilio rinvenendo un’ingente quantità di pasticche contenenti diverse sostanze psicotrope probabilmente destinate alla vendita.

Il sequestro di pastiglie

L’operazione ha consentito di rinvenire e sequestrare 1226 pastiglie, alcune delle quali hanno come principio attivo il tramadolo, sostanza con effetti psicotropi assimilabili alla c.d. “droga del combattente”, e una somma pari a 2500 euro verosimilmente di provenienza illecita.

Il 29 enne è stato così tratto in arresto perché gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e tradotto nella locale casa circondariale. Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

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