Monopattini al via la stretta del Comune ma (non) senza polemiche
Gli ambientalisti temono che questa stretta porti ad un aumento delle auto in circolazione dell'inquinamento che fa ammalare moltissime persone ogni anno.
A breve partiranno le nuove regole sui monopattini a Torino. Qualche giorno fa la Giunta ha, infatti, deliberato un nuovo documento che stabilisce ulteriori indirizzi per l’esercizio del servizio di micromobilità con monopattini elettrici condivisi.
Gli operatori passano da 8 a 4
Diminuirà il numero degli operatori dagli attuali 8 a 4 che potranno dispiegare sul territorio cittadino una flotta tra i 250 e i 750 mezzi per un totale complessivo che non potrà superare i 3mila monopattini.
Dai risultati della sperimentazione partita nel 2019 (non resi ancora noti pubblicamente dal Comune) è emerso come questo numero sia sufficiente a garantire un servizio adeguato senza generare intralcio agli altri utenti dello spazio pubblico.
"L’obiettivo - fa sapere su Facebook l'assessora alla Mobilità Chiara Foglietta - è quello di porre un freno alla malasosta e al loro abbandono su marciapiedi e in zone non consone – confermato il divieto di parcheggio nelle piazze auliche, tra le quali piazza Castello e San Carlo – è previsto inoltre che il sistema di gestione dei monopattini in sharing debba consentirne lo sblocco a inizio noleggio e il rilascio al termine dell’utilizzo solo se si trovano all’interno delle aree in cui è consentita la sosta. Nei casi di ritrovamento - continua Foglietta - di mezzi del servizio in luoghi pubblici non utilizzabili a questo scopo, anche dovuti ad atti vandalici, gli operatori dovranno provvedere al recupero a loro spese e in un ragionevole lasso di tempo".
La polemica social
La stretta sui monopattini voluta dall'amministrazione di Stefano Lo Russo, fa però discutere sui social gli ambientalisti e in particolare coloro che ne fanno uso quotidianamente, riguardo soprattutto il calo degli operatori che possono operare sulla città di Torino.
In tanti hanno ora il timore che la riduzione possa portare ad un aumento dei costi del servizio e quindi disincentivare l'utilizzo dei monopattini.
Gli ambientalisti temono che questa stretta possa far aumentare riflesso il numero delle auto in circolazione e quindi l'inquinamento atmosferico che ogni anno uccide moltissime persone in tutta la pianura padana, Torino compresa.
C'è anche un altro fronte della polemica "social" che si è innescata da giorni: quello della malasosta delle auto. Molto spesso le auto parcheggiate in luoghi non idonei e consenti ostruiscono il passaggio delle persone, dei mezzi di soccorso e di chi usa mezzi alternativi alle quattro ruote.
Una mossa, quella dell'amministrazione, non ben vista da ciclisti e monopattinisti che da sempre si battono per una città più a misura di persona e più attenta all'ambiente.