In stazione con un grosso martello, minaccia un passeggero e lo obbliga a prelevare al Bancomat
Nello zaino aveva anche tre coltelli a serramanico lunghi più di 30 centimetri e uno scalpello.
Si aggira con un martello in stazione poi minaccia un passeggero per costringerlo a prelevare al Bancomat: arrestato dalla Polizia di Stato a Torino Porta Nuova.
Si aggira in stazione con un martello in mano
Gli agenti della Polizia Ferroviaria di Torino Porta Nuova sono intervenuti per la presenza di un individuo che si aggirava nell’area binari della stazione con un vistoso martello in mano. Accortosi della presenza degli operatori, l’uomo, un 61enne cittadino italiano, ha cercato di occultare l’oggetto nascondendolo nello zaino che aveva al seguito, ma è stato fermato al binario 14 e messo in sicurezza dai poliziotti, che hanno recuperato il martello così che l’uomo non potesse arrecare danno ad alcun viaggiatore.
L'estorsione
Di lì a poco, la pattuglia è stata avvicinata da un altro individuo, cittadino marocchino, che, visibilmente scosso e spaventato, ha dichiarato di essere stato costretto, dietro minaccia di morte, a prelevare al vicino bancomat allo scopo di consegnare la somma di 150euro all’uomo appena bloccato. A riprova di quanto dichiarato la vittima ha mostrato una ferita causata, a suo dire, da un colpo sferrato pochi istanti prima dall’altro soggetto nella piazza antistante alla stazione ferroviaria. Da successivi accertamenti, il racconto dell’uomo è stato confermato dalla visione delle immagini della videosorveglianza di stazione.
I coltelli e lo scalpello
Gli agenti hanno provveduto quindi ad accompagnare il cittadino italiano presso gli Uffici di Polizia situati al binario 1 dove, a seguito di un più accurato controllo, celati nello zaino che aveva con sè, sono stati rinvenuti 3 coltelli a serramanico della lunghezza superiore a 30cm e uno scalpello con punta in ferro, tutto posto sotto sequestro.
Arrestato
Il 61enne è stato arrestato per tentata estorsione e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, nonché indagato per percosse e porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere.
Gli elementi acquisiti dagli investigatori dovranno essere in seguito esaminati, per superare il vaglio del criterio di presunzione di non colpevolezza.