TORINO

Vanchiglia, polemiche sul locale gay "Senzafronzoli" per un presunto caso di razzismo

Il titolare: "Sono orgogliosamente gay e il mio esercizio è di libero accesso a chiunque, ma non è aperto a persone che mistificano la realtà".

Vanchiglia, polemiche sul locale gay "Senzafronzoli" per un presunto caso di razzismo
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E' bufera di polemiche sul locale gay "Senzafronzoli" ubicato in lungo Dora Napoli, a pochi passi dal Campus Luigi Einaudi, tra il quartiere Aurora e Vanchiglia di Torino, per un episodio di presunta discriminazione nei confronti di un ragazzo di colore.

I fatti

Domenica scorsa, 31 luglio 2022, un giovane di colore si era recato al locale per bere un caffè e per passare momenti in compagnia di alcuni amici. Ad un certo punto è stato servito al tavolo dal titolare del locale, Alex Bonsignore (già conosciuto agli onori di cronaca per un caso di omofobia nel suo condominio) che ha (secondo quanto riportato da Alessandro Agostinelli (fondatore dell’associazione disabili «I Do»presente in quel momento), pronunciato una frase che non è piaciuta:

"Non te lo do il caffè, se vuoi ti do una banana. O vuoi due banane?"

Parole che Bonsignore, però, dice di non aver mai pronunciato sostenendo di aver semplicemente rimproverato il cliente perché «stravaccato ad un tavolino del dehors, con i piedi sulla sedia», invitandolo a ricomporsi e ad allontanarsi se non avesse avuto intenzione di consumare.

«Subito dopo ho chiamato la polizia».

Da qui la decisione di Alessandro, di scrivere un lungo post sui social a cui sono seguiti commenti e insulti nei confronti del locale e del titolare.

Il post Facebook di Alessandro Agostinelli:

"Ieri sono stato a mangiare alla locanda sul fiume in lungo Dora. Mi sono trovato benissimo. Di fianco a questa locanda c'è un locale che si definisce gay e si chiama senza fronzoli. Nel dehor di questo locale ho assistito a questa scena. È arrivato un ragazzo nero a chiedere un caffè. Il titolare del locale non lo ha fatto entrare dicendogli che il caffè non glielo avrebbe dato e che se voleva gli dava una banana. Stiamo a 'sto livello. Il titolare chiama gli sbrirri ed arrivano tre pattuglie (Roba che neanche se chiami per un tentato omicidio). Le pattuglie conoscono il ragazzo di colore che è un regolare e lavora in un famoso bar di Torino. Quando mi avvicino per testimoniare quello che ho visto il signor sbirro mi dice pensando di rassicurarmi che conoscono il ragazzo ed è uno tranquillo. Omettendo più volte il fatto che io mi ero avvicinato per denunciare il comportamento del gestore di questo posto di merda che si chiama Senzafronzoli . Conoscendo voi amici miei, io non vi chiedo di non andare in questo locale, anzi vi chiedo di andare e ordinare solo acqua naturale e caffè fino a quando questi nazisti di merda non saranno costretti a chiudere".

Alex Bonsignore ha poi subito replicato con video sul suo profilo social:

«Sono orgogliosamente gay e il mio esercizio è di libero accesso a chiunque, ma non è aperto a persone che mistificano la realtà. Anche io faccio parte di quella fetta di società che ancora oggi viene discriminata, come le persone di colore, come le persone diversamente abili, o semplicemente come tutte quelle persone che per futili motivi vengono considerate diverse. Per il mio vissuto sono particolarmente sensibile a quello che succede alle minoranze. Anche in questa circostanza mi faceva piacere metterci la faccia, per dirvi realmente chi sono, vi aspetto nel mio locale, per bere qualcosa, per fare due chiacchere, per sapere la mia versione dei fatti. O semplicemente per i miei progetti futuri per un lungo Dora migliore. Ciao».

 

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