Oltre mille sindaci a sostegno di Draghi: l'iniziativa promossa da Stefano Lo Russo
Una lettera aperta per chiedere a Mario Draghi di restare al Governo.
Crisi di Governo: ha ormai superato quota 1.000 il numero dei sindaci firmatari della lettera aperta per chiedere al premier Mario Draghi di restare.
Mille sindaci a sostegno di Draghi
Sono 1.000 i sindaci firmatari di una lettera aperta per chiedere a Mario Draghi di restare al Governo. A farlo sapere è proprio il primo cittadino di Torino, Stefano Lo Russo, tra gli undici coordinatori dell’iniziativa insieme con il sindaco di Firenze Dario Nardella.
"Ieri, insieme ai sindaci di altre dieci grandi città, ho promosso un appello al premier Draghi, chiedendogli di rimanere alla guida del Governo", dichiara Lo Russo, che continua: "Da ieri sono più di mille i sindaci italiani, di ogni schieramento e orientamento politico, che hanno sottoscritto la lettera contenente quell'appello e che stanno continuando a farlo. Dal Nord al Sud, dalle grandi Città ai piccoli comuni continuano ad arrivare adesioni. Un segnale davvero forte che auspicavamo ma che sinceramente non ci aspettavamo con questa portata. Un segnale di come in tutto il Paese ci sia chi vuole continuare ad agire per il bene collettivo al di là del colore politico. Il momento che stiamo vivendo non permette questa instabilità".
"Auspico davvero che Mario Draghi ascolti questo moto nazionale e si renda disponibile a continuare il suo lavoro".
Il testo della lettera
Ecco di seguito il testo integrale della lettera:
Con incredulità e preoccupazione assistiamo alla conclamazione della crisi di Governo generata da comportamenti irresponsabili di una parte della maggioranza.
Le nostre città, chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico, la realizzazione delle opere pubbliche indispensabili e la gestione dell’emergenza sociale, non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità, serietà.
Il Presidente Mario Draghi ha rappresentato fino ad ora in modo autorevole il nostro Paese nel consesso internazionale e ancora una volta ha dimostrato dignità e statura, politica e istituzionale. Draghi ha scelto con coraggio e rigore di non accontentarsi della fiducia numerica ottenuta in aula ma di esigere la sincera e leale fiducia politica di tutti i partiti che lo hanno sostenuto dall’inizio.
Noi Sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo.
Allo stesso modo chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni. Queste forze, nel reciproco rispetto, hanno il dovere di portare in fondo il lavoro iniziato in un momento cruciale per la vita delle famiglie e delle imprese italiane. Se non dovessero farlo si prenderebbero una responsabilità storica davanti all’Italia e all’Europa e davanti alle future generazioni.
Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità, certezze e coerenza per continuare la trasformazione delle nostre città perché senza la rinascita di queste non rinascerà neanche l’Italia.
Gli undici promotori dell'iniziativa:
- Luigi Brugnaro sindaco di Venezia
- Marco Bucci sindaco di Genova
- Antonio Decaro sindaco di Bari - Presidente ANCI
- Michele De Pascale sindaco di Ravenna - Presidente UPI
- Giorgio Gori sindaco di Bergamo
- Roberto Gualtieri sindaco di Roma
- Stefano Lo Russo sindaco di Torino
- Dario Nardella sindaco di Firenze - Coordinatore città metropolitane
- Maurizio Rasero sindaco di Asti
- Matteo Ricci sindaco di Pesaro - Presidente ALI
- Beppe Sala sindaco di Milano