Omicidio Melis, al via la prima udienza del processo
In aula anche la sorella della vittima che si è costituita parte civile.
E' iniziato, nella giornata del 30 giugno 2022, la prima udienza del processo sulla morte di Melis.
La sorella in aula
In aula la sorella di Massimo Melis, il barelliere della croce verde ucciso da un colpo alla testa, il 31 ottobre scorso, costituita parte civile insieme alla madre e ai figli. Entrambi assistono alla testimonianza mentre scorrono sullo schermo le immagini devastanti del corpo del fratello riverso sul sedile dell'auto, la mappa degli schermi di quello che è un delitto che si è consumato in pochi metri, nella zona di Barriera di Milano, tra via Gottardo e corso Vercelli.
I nuovi dettagli
Un rettangolo tra la casa dell'amica Patrizia, il bar Angelo Azzurro di proprietà della ex compagna, Luigi Oste, l'imputato e dove lavorava, il palazzo di fianco dove viveva con i figliastri e il bar dove lavorava l'oggetto del suo desiderio: Patrizia. A lei l'imputato avrebbe mandato tanti messaggi, 1300 in tutto e poi ci sarebbero i frame delle telecamere di via Pozzardo e corso Vercelli che per i dirigenti della questura, ritrarrebbero Oste in zone antecedenti al delitto ma anche discrepanze tra l'interrogatorio in cui l'imputato raccontava di essere rimasto a casa tutta la notte successiva al delitto e la ricostruzione degli investigatori che lo vedrebbero spostarsi fino al ponte Carpanini, in cui è stata cercata per giorni l'arma del delitto.
"Tornare dopo mesi quello che è successo tira fuori sentimenti abbastanza forti e se - racconta il nipote alla TGR - con la mia presenza, mano nella mano posso cercare di alleviare queste terribile sofferenza, faccio quello che posso fare. Ci aspettiamo dalla magistratura giustizia".