Colleferro non è un caso isolato: violinista massacrato dal branco in centro a Torino
C'è chi esce la sera con il manganello allungabile nello zaino, casomai si presentasse l'occasione per un "bel" pestaggio.
Violenza gratuita, la provocazione e poi le botte. Solo per sfogarsi. E la vittima ancora una volta è un incolpevole capitato per puro caso. Continuano a ripetersi casi come quello delle bestie di Colleferro: l'ultimo pestaggio fine a se stesso s'è verificato l'ultimo weekend nel centro storico di Torino, in via Po, una delle principali strade della movida. Ad avere la peggio è stato un giovane violinista studente del Conservatorio cittadino: evidentemente quella di chiedere una sigaretta (richiesta impossibile da soddisfare, non fumando la vittima) era solo una scusa.
Violinista massacrato dal branco a Torino
Ed è così che un giovane studente venezuelano è stato massacrato di botte. Stava tornando a casa dopo essersi esibito in strada "a cappello" come fa di solito il sabato sera, è stato tormentato da un coetaneo che dopo aver chiesto insistentemente da fumare, gli ha assestato un calcio nella schiena. Poi si sonio uniti gli amici del "branco" ed è stata una tempesta di colpi.
Il risultato sono lividi ed escoriazioni medicate poi all'ospedale Mauriziano.
Colleferro non è un caso isolato
La cosa più inquietante è che uno degli aggressori a un certo punto ha anche tirato fuori un manganello allungabile dallo zaino: segno del fatto che, per non saper né leggere e né scrivere, questo tizio esce la sera con la "dotazione tecnica" necessaria, casomai si presentasse l'occasione per un bel pestaggio. Allucinante.
Per il giovane straniero è arrivata anche la solidarietà del direttore del Conservatorio Giuseppe Verdi.