Il confronto

Stellantis, la rassicurazione di Tavares: "L'Italia per noi è centrale. Il futuro di Mirafiori? Si saprà entro pochi mesi"

Fiom: "E' l’ora di un confronto sul piano per l’Italia con azienda e governo".

Stellantis, la rassicurazione di Tavares: "L'Italia per noi è centrale. Il futuro di Mirafiori? Si saprà entro pochi mesi"
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Stellantis, incontro oggi, giovedì 31 marzo 2022, tra sindacati e Tavares: "L'Italia per noi è centrale".

Stellantis, Tavares: "L'Italia per noi è centrale"

Nell'esecuzione del piano l'Italia, per Stellantis, è centrale. E' questo il messaggio più importante a margine dell'incontro di oggi, giovedì 31 marzo 2022, tra i sindacati e Carlos Tavares, amministratore delegato dell'azienda.

"Ci stiamo preparando per essere pronti a vendere 100% nel 2030 veicoli elettrici, stiamo preparando l'azienda - aggiunge ad Ansa -. Tutti gli stabilimenti anche quelli italiani passeranno a stabilimenti elettrici. Italia cuore di questa trasformazione, faremo annunci sito per sito".

"Il nostro approccio è molto concreto, vogliamo che team locali lavorino per raggiungere obiettivi. Non vogliamo essere generici", ha spiegato  Tavares. "Prevediamo 75 modelli Bev e la maggior parte nascerà in Europa. In Italia Melfi e Termoli sono due casi concreti, continueremo a procedere così. Ci stiamo preparando al divieto dei motori endotermici".

E per quanto riguarda lo stabilimento di Mirafiori, entro pochi mesi si conoscerà il suo futuro. E' la rassicurazione di Carlos Tavares che ha spiegato che sullo stabilimento vi sono diverse idee e che nei prossimi mesi queste verranno presentate. Le novità potrebbero riguardare la produzione, ma anche i nuovi business di economia circolare in Piemonte.

La posizione di Fiom

“L’incontro con l’ad di Stellantis Carlos Tavares è stato un primo passo di ascolto delle organizzazioni sindacali ma per la Fiom è necessario che si avvii da oggi un confronto sulla ricerca, sviluppo e produzione per le lavoratrici e i lavoratori degli impianti italiani per raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica posti dal piano di elettrificazione che al 2030 in Europa prevede per Stellantis il 100% di auto elettrificate.

La Fiom ha chiesto di aggiungere ai pilastri del piano della multinazionale riassunti in 3 punti: tecnologia per raggiungere la neutralità, mercato e soddisfazione dei clienti, solidità finanziaria (ricavi netti triplicati e più del 10% di margini); la sostenibilità sociale.

Sostenibilità sociale che si concretizza con la salvaguardia e il rilancio degli stabilimenti con la piena occupazione, superando la situazione attuale di cassa integrazione e intervenendo per migliorare le condizioni di lavoro.

“Non occorre chiudere ma trasformare” ha risposto l’amministratore delegato. La Fiom propone per trasformare un cambio di passo nel confronto in Italia: un tavolo con azienda e Governo dove affrontare i problemi che si stanno determinando: dall’implementazione del sistema di ricarica al sostegno all’innovazione come per la nascita della gigafactory su cui c’è l’impegno dell’azienda ad un approfondimento.

Legare la sostenibilità ambientale alla sostenibilità sociale attraverso investimenti, lancio di nuovi modelli e sviluppare la ricerca delle nuove tecnologie. Quello di oggi è stato un primo incontro-quadro: occorre avviare confronti in Italia di approfondimento sulle missioni produttive e sulle attività di tutti gli stabilimenti, degli enti di staff e dei centri di ricerca e sviluppo.

Il Governo brilla per la propria assenza in un settore strategico per l’economia del Paese nonostante la richiesta unitaria di confronto da parte dei sindacati e del sistema delle imprese della Federmeccanica.

La Fiom ritiene Stellantis centrale per tutto il sistema dell’industria dell’automotive: è necessario porsi la sfida di produrre in Italia di 1,5 mln di veicoli ecologici nei prossimi 5 anni. E’ necessario un piano straordinario del governo sul settore che investa risorse sull’industria per salvaguradare occupazione, industria e ambiente.

E' quanto dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive.

"Positiva disponibilità al confronto"

“Va sicuramente registrata e sottolineata la disponibilità al confronto dimostrata dall’amministratore delegato Stellantis, Carlos Tavares, il quale, incontrando oggi a Torino i sindacati, ha risposto ad una richiesta di poche settimane fa”.

È quanto dichiara Antonio Spera, Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici, al termine dell’incontro, sottolineando “un aspetto positivo, sebbene privo di dettagli specifici, e cioè l’internalizzazione in Italia di alcune attività attualmente all’esterno. Chiediamo ancora maggiore disponibilità ad entrare nel merito degli effetti che in Italia avrà il Piano globale 2030 stabilimento per stabilimento, compresa la Gigafactory di Termoli".

"Ovviamente – sottolinea – è stato un incontro importante, anche perché in questo momento in Europa il mercato auto è al di sotto del 25% della sua capacità, perché l’incertezza rispetto all’approvvigionamento delle materie prime, come i microchip, non si diraderà presto e tutto ciò rende essenziale, come lo stesso Tavares ha evidenziato, il ruolo che non solo il Governo italiano ma tutti i Governi degli Stati membri e anche la Commissione Ue intendono giocare in questa partita.

Per essere chiari, c’è bisogno di incentivi all’acquisto dell’auto elettrica, ancora troppo costosa, per i prossimi 4-5 anni, al termine dei quali, grazie all’aumento della produzione, si potrà assistere ad una naturale flessione del prezzo delle auto, così come occorre la realizzazione di una rete di approvvigionamento per ricaricare le auto di energia elettrica su tutto il territorio nazionale e non solo. Occorre agevolare il cambiamento anche nei consumatori e questa è una scelta squisitamente politica”.

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