I due arrestati per le molestie in piazza Duomo a Capodanno si dicono innocenti, ma le vittime li hanno riconosciuti
Sia le testimonianze delle vittime, sia sofisticati sistemi di tracciamento hanno consentito di risalire all'identità dei due giovani arrestati.
Diciotto giovani indagati e due arresti. E' questo, al momento, il bilancio dell'indagine coordinata dalla Procura di Milano e condotta dalla Squadra mobile sulle aggressioni e molestie avvenute la notte di Capodanno a Milano nei confronti di almeno nove ragazze. A finire in manette, attualmente, sarebbero stati un 21enne di Torino e un 18enne di Milano, entrambi italiani di seconda generazione. Quest'ultimi, ascoltati dagli inquirenti, si sarebbero dichiarato innocenti, ma le testimonianze delle vittime e l'analisi delle immagini giunte dalle videocamere di sorveglianza li avrebbero riconosciuti sul fatto.
Molestie in piazza Duomo a Milano: i due arrestati si dicono innocenti
Una svolta nelle indagini coordinate dalla Procura di Milano sulle aggressioni e molestie avvenute durante la notte di Capodanno a Milano: nel corso della giornata di ieri, mercoledì 12 gennaio 2022, tra tutti i 18 indagati nel caso, sono stati arrestati un 21enne di Torino e un 18enne di Milano, entrambi italiani di origini marocchine. Quest'ultimi sarebbero stati sottoposti a fermo perché, a differenza degli altri ragazzi perquisiti, avrebbero tentato di fuggire.
I TRE EPISODI FILMATI:
Su di loro pendono accuse gravissime: il primo avrebbe partecipato alla violenza sessuale di gruppo ai danni di due giovanissime donne e alla rapina di una, il secondo, invece, alla violenza di gruppo ai danni di quattro ragazze e alla rapina di una di esse. Il 18enne milanese, tradotto al carcere di San Vittore, interrogato da remoto dal gip Raffaella Mascarino, ha rigettato le accuse dichiarandosi innocente. Il giovane si è difeso, dicendo di non aver "fatto niente", di non aver "toccato" le ragazze, di aver visto la gente prima accalcata e poi correre e di essersi solo messo a guardare.
Le vittime dell'aggressione li hanno riconosciuti
I due giovani, tuttavia, sono stati sottoposti a fermo perché dalle indagini risulterebbe un doppio riconoscimento. Innanzitutto le vittime dell'aggressione avvenuta in piazza Duomo sono state sentite in Procura o in videoconferenza, confermando l'identità dei due ragazzi fermati. In secondo luogo, gli inquirenti sono riusciti a risalire al 21enne e al 18enne sia grazie all'analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona, sia attraverso sofisticati sistemi di tracciamento come un software facciale (Sari), adottato per comparare i volti riconoscibili dalle telecamere stradali e di sicurezza con quelle dei social su cui alcuni dei ragazzi avevano fatto commenti il giorno dopo.