Due discariche abusive nel Parco del Meisino: centinaia di metri cubi di rifiuti speciali e non
Tra i vari rifiuti è stata anche rinvenuta un’autovettura provento di furto.
Nell’ambito dell’ordinaria attività di controllo del territorio volta al rispetto della normativa ambientale con particolare riferimento alla tutela delle aree protette, svolta dai Carabinieri Forestali di Torino, sono stati effettuati mirati servizi di sorveglianza anche mediante l’ausilio del reparto velomontato.
Due discariche nel Parco del Meisino
In questo contesto, nel corso delle ultime settimane è stato possibile individuare all’interno del Parco del Meisino, area protetta assiduamente frequentata da tanti torinesi, a pochi metri dalla pista ciclabile lungo l’argine del Po, due distinte aree private e recintate occultate dalla vegetazione presente, impiegate come discariche per centinaia di metri cubi di rifiuti speciali pericolosi e non che nel corso degli anni hanno assunto importanti dimensioni a grave nocumento dell’ambiente.
Due denunciati
Cumuli di plastica, legno d’opera impiegato nell’edilizia, detriti da costruzione e demolizione, fresato di asfalto proveniente dal manto stradale, batterie esauste pneumatici fuori uso e svariati fusti metallici contenenti oli esausti ed emulsioni pericolose percolanti sul suolo, sono state poste sotto il vincolo del sequestro in attesa della loro rimozione al fine della bonifica e del ripristino dello stato dei luoghi, due soggetti sono stati denunciati a piede libero all’A.G. per il reato di discarica abusiva.
Rifiuti di varia natura
Su una prima area privata di oltre 5000 metri, recintata e non osservabile dall’esterno, a seguito di ispezione disposta dalla Procura di Torino, è stata individuata una discarica di rifiuti speciali pericolosi e non composta da tonnellate di rifiuti di varia natura proveniente da attività edile, macerie da costruzione e demolizione, plastiche, rifiuti di legno veicoli e mezzi d’opera fuori uso costituenti rifiuto, tra queste è stata rinvenuta un’autovettura provento di furto; l’abbandono sul suolo e nel suolo nel corso degli anni ha fortemente degradato l’area in questione creando una situazione ancora in corso di accertamento.
Su un’altra porzione di terreno riconducibile al medesimo proprietario sono stati illegalmente stesi sul suolo tonnellate di rifiuti speciali provenienti da attività di demolizione con ausilio di mezzi d’opera al fine di destinarli a definitivo abbandono, altri ancora ancora contenuti in big bags e pronti per essere illecitamente smaltiti. L’attività di gestione della discarica veniva svolta dal titolare di un’azienda di trasporti in assenza di qualsivoglia autorizzazione alla gestione dei suddetti rifiuti.
La seconda discarica
I militari operanti hanno individuato una seconda situazione di grave danno all’ambiente all’interno di un vasto terreno utilizzato da un’azienda edile impiegata per il deposito di materiale, che è stata adibita al definitivo abbandono di rifiuti derivanti dall’attività dell’impresa; svariate tonnellate di fresato d’asfalto e conglomerato bituminoso risultavano stese sul suolo a diretto contatto con le matrici ambientali e con potenziale inquinamento del terreno.
La costante attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri Forestali ha per oggetto la tutela delle aree naturali in genere ed è volta ad evitare il verificarsi di situazioni di degrado che come nel caso di specie, oltre al decoro e alla tutela del paesaggio di un ‘area protetta sottoposta a vincolo paesaggistico in quanto situata a poche decine di metri dalle sponde del Fiume Po, può di fatto costituire una seria minaccia per l’ambiente mediante l’inquinamento del terreno e delle sottostanti falde acquifere.
Si ricorda che situazioni particolari di degrado possono essere segnalate al numero verde gratuito 1515 di Emergenza Ambientale dell’Arma dei Carabinieri.