Addio a Maurizio vinto dalla Sla a 50 anni, scriveva usando i suoi occhi
A causa della malattia aveva perso l'uso della parola ma grazie a un puntatore oculare aveva ripreso a scrivere e a comunicare con il mondo.
Addio a Maurizio Motta vinto dalla Sla a soli 50 anni, dopo la perdita dell'uso della parole scriveva grazie ad un puntatore oculare.
Maurizio Motta, vinto dalla Sla a soli 50 anni
Sclerosi laterale amiotrofica. O come è meglio nota: Sla. E' la terribile malattia che ha colpito Maurizio Motta e che non gli ha lasciato scampo. Maurizio, dopo quattordici lunghi anni di lotta, si è spento nella giornata di domenica. Si è arreso a quella terribile malattia che se l'è portato via all'età di soli 50 anni.
Cittadino benemerito di Collegno
Molto conosciuto a Collegno, dove viveva con la moglie e due figli, la città gli aveva concesso la cittadinanza benemerita nel 2015. Così scrive su Facebook, il sindaco della città, Francesco Casciano: "Ciao Maurizio, grazie per quello che ci hai insegnato. Collegno ti ha riconosciuto cittadino benemerito per la tua straordinaria voglia di vivere anche fermo in un letto, ma attivo testimone di comunità".
"Un guerriero"
Ammalatosi nel 2004, quando aveva solo 37 anni, la malattia gli aveva tolto anche la possibilità di muoversi e parlare. Ma lui non si è arreso. E grazie ad un puntatore oculare aveva imparato a scrivere ed esprimersi. Tanto da pubblicare anche due libri: "Solo con gli occhi", in cui ha raccontato come fossero importanti i suoi occhi e "L'astronave di Maurizio", una serie di racconti di fantasia.
Un guerriero, come lo ricorda la moglie, che grazie a un computer ha ricominciato a vivere e a comunicare con il mondo.
I funerali si terranno domani, mercoledì 1 dicembre 2021, alle ore 9, nella chiesa Madonna dei Poveri di Collegno.