San Salvario

Violenta rapina per una bici, senegalese in manette

Disavventura per un cittadino che voleva rivendere il suo velocipede: accerchiato da una banda di africani e pestato; poi è arrivata la Polizia.

Violenta rapina per una bici, senegalese in manette
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Violenta rapina per il (misero) bottino di una bici: arrestato un senegalese. Il protagonista di questa poco invidiabile avventura voleva vendere la propria bici per ricavarci qualche soldo ma è capitato nella trappola di un gruppo di stranieri che l'hanno rapinato e malmenato.

Una brutta avventura

La brutta avventura, culminata con il concitato arresto di un africano, è avvenuta nei giorni scorsi quando un cittadino intenzionato a vendere la propria bicicletta si è trovato a conversare con un gruppo di immigrati nel quartiere San Salvario. Uno di questi, senegalese di 34 anni, si mostrava interessato all’acquisto e, volendosi accertare che la bici fosse di proprietà dell’uomo, gli ha chiesto le chiavi del lucchetto.

Il proprietario della bici, in fiducia, gliele dà senza sospettare e lo straniero, dopo averle afferrate, monta in sella alla bicicletta e scappa via a rotta di collo. Il derubato però lo insegue, riuscendo anche ad affiancarlo, ma il colpevole gli sferra una serie di calci e lo prende in pieno, facendolo cadere a terra. A questo punto il malcapitato viene raggiunto dal resto della banda, che lo aggredisce a sua volta portandogli via anche 170 euro che aveva nel portafogli. Al termine della violenta aggressione la comitiva si allontana come niente fosse. La vittima telefona subito al 112 Nue (Numero Unico di Emergenza) e parla con l'operatore della Questura.

Poi arriva la Polizia

Grazie alle descrizioni fornite a quest’ultimo, gli agenti della Squadra Volante della Polizia di Stato rintracciano il senegalese, che si dilettava ancora a bordo della bicicletta rubata, in corso Vittorio Emanuele. Subito fermato, si è lasciato condurre al Commissariato dove è saltato fuori che era già stato colpito da un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale (era quindi irregolare in Italia) e per di più gli era vietata la dimora nel Comune di Torino. Un'altra prova che questi provvedimenti tipo "foglio di via", semplicemente notificati al diretto interessato, non servono praticamente a niente: l'espulso se vuole dice di sì, che se ne andrà, ma poi rimane come niente fosse.

E' stato quindi arrestato per il reato di aggressione e rapina questo senegalese che aveva rubato una bici con una violenta rapina al legittimo proprietario.

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