Draghi come Cesare Battisti: il Pd chiede le dimissioni della garante per i detenuti
I vertici dem di Ivrea stigmatizzano il post di Paola Perinetto e ne chiedono la rimozione. Ma il responsabile piemontese: "Non spetta a me; no al tritacarne mdeiatico".
Garante dei detenuti Paola Perinetto: il Pd di Ivrea chiede le dimissioni dopo il post su Facebook, poi rimosso, che paragonava Draghi al terrorista Battisti. Il garante regionale piemontese dei detenuti Bruno Mellano, invece, si chiama fuori e accusa il tritacarne mediatico.
Draghi "noto criminale"
Così il Pd:
"La Garante dei detenuti Paola Perinetto ha pubblicato un post sul social network Facebook definendo di fatto il Presidente del Consiglio Mario Draghi un noto criminale paragonandolo al terrorista Cesare Battisiti. Una dichiarazione di una gravità assoluta. Non neghiamo la possibilità di ognuno di esprimere i propri convincimenti su ogni questione, ovviamente anche sulla vicenda dell’obbligatorietà del green-pass sui luoghi di lavoro e più in generale sui luoghi pubblici, ma è assolutamente inaccettabile utilizzare termini e modi molto probabilmente addirittura oltre il limite di quanto consentito dalla legge come in questo caso".
Chieste le dimissioni
Dichiarazioni inaccettabili al punto da ritenere non più compatibile la carica pubblica da lei attualmente ricoperta. Il Partito Democratico chiede al sindaco di provvedere con urgenza alla rimozione della Perinetto dalla carica e procedere alla sua sostituzione secondo le modalità definite dal regolamento comunale. Il responsabile regionale dei detenuti Mellano ribatte:
"Non spetta a me rimuovere Paola Perinetto dal ruolo assegnatole dal Consiglio comunale di Ivrea a seguito di procedura pubblica di avviso e di selezione. (...) Sono certo che il sindaco, con cui mi sono sentito telefonicamente, e il Consiglio comunale eporediese faranno le debite considerazioni. Il post, che Perinetto ha immediatamente rimosso quando gliel'ho personalmente segnalato, rappresenta indubbiamente un errore per un organo istituzionale quale è un garante (...). L’errore in cui è incorsa la collega non deve cancellare però il lavoro effettuato in questi anni: il tritacarne mediatico dei social non può essere considerato un giusto contrappasso".
Il tritacarne mediatico
Tuttavia la prima considerazione che balza all'occhio, forse, è che quel "tritacarne mediatico" la Perinetto lo ha innescato proprio lei pubblicando il terribile post su Facebook. Possibile che una persona intelligente e capace, responsabile di un importante ruolo istituzionale, non riesca a immaginare le conseguenze di un post così pesante / offensivo al limite della querela? Di sicuro la bufera scatenatasi su Paola Perinetto rappresenta un precedente che nessuno potrà ignorare in futuro.
Anche Italia Viva si è accodata alla richiesta di dimissioni della garante per i detenuti che ha pubblicato il post su Draghi e Battisti.
(nella foto di copertina, il post di Ettore Rosato che chiede le dimissioni della Perinetto)
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