Protesta contro il Green Pass in Piazza Castello: sale la tensione per oggi pomeriggio
Il mondo della destra è ormai schierato a fianco dei lavoratori per contestare l'obbligo governativo: controlli impossibili e rischio infiltrati.

Protesta di piazza contro il Green Pass: oggi pomeriggio in Piazza Castello il rischio tensione è altissimo. Soprattutto dopo quanto accaduto a Roma, con frange dell'ultra-destra extraparlamentare e disordini purtroppo violenti. Anche a Torino potrebbe replicarsi quanto già accaduto?
I disagi per il Green Pass
L'entrata in vigore del Green Pass obbligatorio in tutte le aziende private o pubbliche ha creato notevoli disagi nella giornata odierna, e la manifestazione di oggi pomeriggio potrebbe rappresentare il culmine del malcontento. Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Viminale ha diramato già nella serata di ieri una direttiva invitando le autorità sul territorio (Prefettura e Questura) ad intensificare i controlli specie nei confronti di soggetti o gruppi "ritenuti pericolosi per l'ordine pubblico". Nella stessa informativa si fa riferimento a possibili episodi di contrapposizione tra gruppi aderenti a opposti estremismi: è logico che se lasci incontrare gli anarchici di estrema sinistra con i neofascisti di Forza Nuova qualche scazzottata ci può anche scappare... Ma con la rinnovata sensibilità di questi giorni e i diuturni appelli a sciogliere d'ufficio i movimenti di estrema destra la situazione rischia di peggiorare e le posizioni si cristallizzano sempre più. Ormai è assodato che le associazioni di destra e centrodestra sono molto ma molto scettiche nei confronti del Green Pass obbligatorio. I dati, dicono costoro, confermano che l'epidemai ormai è sotto controllo (80% degli italiani vaccinati a ciclo completo). Inutile quindi creare paletti e difficoltà a lavoratori e imprese, soprattutto perché molte volte i controlli sono impossibili e l'obbligo di Green Pass non viene rispettato comunque.
L'ultra-destra si mobilita
Nella notte sono stati affissi striscioni con contenuto non-violento dagli attivisti di Casa Pound, in solidarietà con i portuali di Trieste (capofila della protesta). Anche l'associazione identitaria Torino Tricolore (pure di area) si schiera con il suo leader Matteo Rossino che ha postato un eloquente messaggio sui social; "Non si può barattare la propria libertà per difendere il posto di lavoro. (...) Tanti italiani rimarranno senza stipendio per non aver accettato un ricatto del governo. Prendiamo esempio dai portuali di Trieste, non svendiamoci, lottiamo!".

E gli esponenti di Casa Pound gli fanno eco:
"Chiunque osi opporsi a provvedimenti inadeguati, viene additato come un nemico del popolo dagli stessi personaggi che si sono indignati per l’assalto alla sede della Cgil, cianciando di diritti dei lavoratori. (...) Il sostegno di Casa Pound va ovviamente a chi in questi giorni mette a rischio la propria sicurezza economica e lavorativa per una battaglia (...) che è di tutti e per tutti. Il nostro non è e non sarà mai un popolo di burattini”.
Resta la preoccupazione per oggi pomeriggio: sarà il caso di evitare le vie del centro per non ritrovarsi invischiati in disordini e (speriamo di no) cariche della Polizia in assetto da guerra? La manifestazione sarà pacifica e resterà nell'alveo di una civile contestazione? La variabile "infiltrati" tra le fila dei dimostranti potrebbe giocare un ruolo importante. Certo, comunque, l'attenzione è massima per la protesta di piazza contro il Green Pass, a Torino come nelle altre città italiane.
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