Frode fiscale: imprenditore torinese indagato, la Finanza gli sequestra il mega-yacht
Coinvolto anche Federico Bellezza, che partecipò a un reality nel 2016: secondo i finanzieri il reato sarebbe evasione e frode fiscale.
Imprenditore torinese indagato per frode fiscale: la Guardia di Finanza gli sequestra un mega yacht di ben 32 metri! Coinvolto Federico Bellezza che divenne famoso nel 2016 quando partecipò alla trasmissione televisiva "Giovani e ricchi". I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo disposto dal gip di uno yacht di lusso, ormeggiato al porto di Sanremo (Imperia), battente bandiera britannica, nei confronti di questo imprenditore torinese, operante nel settore della robotica industriale, già condannato per frode fiscale.
Complesso meccanismo di frode
Le indagini di polizia giudiziaria, delegate al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, hanno consentito di far emergere un complesso meccanismo fraudolento posto in essere mediante il ricorso a false fatturazioni funzionali, tra l’altro, alla commissione di condotte di auto-riciclaggio, attraverso l’interposizione di società straniere. Nel corso delle attività è emerso che l’indagato, grazie alla complicità di alcuni fiduciari, italiani ed esteri, ha impiegato somme di denaro, provento di frode fiscale, per la capitalizzazione di una società britannica, in previsione dell’acquisto e della gestione dell’imbarcazione sottoposta a sequestro. Quindi tutto era finalizzato allo yacht.
Il "veicolo" societario inglese
I finanzieri hanno accertato che l’impiego del "veicolo" societario di diritto inglese, il cui capitale sociale era detenuto fiduciariamente da ulteriori entità giuridiche estere, aveva come unica finalità la schermatura dell’origine dei fondi di provenienza illecita e della titolarità effettiva del mega-yacht, riconducibile all’imprenditore indagato e al figlio.
L’attività, che si caratterizza per una marcata proiezione transnazionale, si colloca nell’àmbito della più ampia operatività della Guardia di Finanza, “volta al contrasto delle diffuse fenomenologie evasive - spiegano dal Comando Provinciale delle Fiamme Gialle - in grado di generare ingenti profitti in capo ai soggetti beneficiari, e alle conseguenti operazioni di riciclaggio che ne ostacolano l’individuazione, con l’obiettivo di restituire alla collettività i proventi dell’attività delittuose, contribuendo alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese”.
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