Cento chili di erba sequestrati dalla Finanza, quattro gli arresti
Fiamme Gialle in azione su mandato della Procura torinese; la "maria" era camuffata da cannabis legale ma con Thc superiore al consentito.
Cento chili di erba sequestrati e quattro persone agli arresti: l'operazione della Guardia di Finanza è di qualche mese fa ma adesso si arriva all'epilogo.
Sequestrati i beni
E' atteso infatti a breve l'esito del processo a carico, mentre la Procura ha proceduto comunque al sequestro dei beni confiscati in fase di indagine. I finanzieri del Gruppo di Asti agli ordini del maggiore Lara Baiardi hanno disarticolato, a marzo 2021, un gruppo di produttori che rifornivano in maniera stabile le piazze di Asti e Torino con qualche puntata anche a Milano. Pare per la verità che alcuni di loro avessero licenza per coltivazione di cannabis legale. Si tratta di quella varietà di marijuana "finta" ovvero senza effetti, che viene venduta nei negozi tipo coffe-shop anche in Italia. Il segreto di questa erba inefficace è che ha un Thc inferiore al 1%. Quindi non dà le sensazioni che invece offre la marijuana "giusta" e, proprio per questo, lo Stato ne ha concesso la commercializzazione. In pratica: non è una droga.
Il "nodo" del Thc
Ma qualche volta càpita che fra mille piantine legali ne cresca una un po'... matta, con il Thc psico-attivo? E' la tesi degli imputati anche se molti esperti tendono a escluderlo (le opinioni in merito si dividono pero, è giusto dirlo). Il seme della pianta, infatti, viene "disinnescato" in fase di laboratorio genetico. Sia come sia, le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 100 chili di erba arrestando quattro soggetti coinvolti (tre italiani e un marocchino). Pare da presumere quindi che il livello fosse oltre il consentito dalle vigenti leggi. E' anche stato sigillato il negozio di Asti e sono stati sequestrati circa centomila euro in contanti più cinque autovetture.
Bloccati i patrimoni illeciti
Al fine di aggredire i patrimoni illeciti riconducibili ai soggetti indagati nel procedimento penale, si è data ora valorizzazione al principio del cosiddetto "doppio binario" (penale e di prevenzione), eseguendo una misura di prevenzione patrimoniale disposta dal Tribunale di Torino su richiesta del Pubblico Ministero Laura Deodato. Tale ultimo provvedimento è finalizzato alla confisca definitiva dei beni (denaro ed automezzi) senza attendere l'esito dell'intero iter processuale. I soggetti target di tale provvedimento, oggetto di mirate investigazioni economico-patrimoniali, sono secondo gli inquirenti connotati da significativa pericolosità sociale desunta da precedenti penali e da condanne comminate, anche a titolo definitivo.
L’aggressione ai patrimoni illeciti è un obiettivo principale della Guardia di Finanza nella sua instancabile lotta al crimine economico-finanziario.
Sono quindi quattro gli arresti effettuati per questa operazione della Finanza con cento chili di erba sequestrati.
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