Denunciate ben 60 persone

Facevano mantenere i figli al Comune fingendo di averli abbandonati: smascherati dalla Polizia

L'indagine è della Polizia Municipale e della Polfer. Contestati i reati di truffa ai danni dello Stato e favoreggiamento dell'immigrazione.

Facevano mantenere i figli al Comune fingendo di averli abbandonati: smascherati dalla Polizia
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Facevano mantenere i propri figli al Comune di Torino fingendo di averli abbandonati: ingegnoso stratagemma per genitori senza scrupoli.

Fregavano il "welfare"

Una banda di stranieri aveva trovato il sistema per fregare il welfare italiano. Hanno indagato, e raggiunto il risultato, la Polizia locale di Torino e il dipartimento di Polizia Ferroviaria che sono sul pezzo a partire dai primi mesi del 2019.

Scoperto quindi questo deplorevole traffico di minori stranieri che si presentano presso luoghi istituzionali dichiarando, falsamente, di essere migranti minorenni giunti non accompagnati nel nostro Paese.

Invece, i famigliari dicevano loro di raccontare d'esser stati abbandonati per farli mantenere nelle comunità di accoglienza.

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Lo schema seguito era sempre lo stesso: i minori giungevano in Italia accompagnati, generalmente, da un genitore. Una volta a Torino, venivano ospitati un paio di giorni da parenti o amici, conoscitori del territorio, che li accompagnavano poi nei pressi di un Ufficio di Polizia (in pochi casi direttamente al Comune di Torino).

Accompagnatori e ragazzi

Nello specifico l’accompagnatore seguendo a distanza il minore, magari fingendo di essere impegnato in una conversazione telefonica, indicava la strada per raggiungere l’Ufficio di Polizia, salvo poi allontanarsi indifferente una volta che il bambino era stato preso in carico dagli agenti.

Di qui il successivo inserimento nei programmi di assistenza del Comune, curati fino alla maggiore età dall’Ufficio Minori Stranieri del Comune di Torino. Un’accoglienza che prevede vitto e alloggio gratis, nonché servizi di supporto per garantire al meglio l’interesse del minore a partire dall’avviamento scolastico.

Il costo del mantenimento di ogni singolo minore è di circa 3.000 euro mensili, esclusi i costi secondari e/o imprevisti. Tutti soldi che devono sborsare i contribuenti italiani, veri beffati dalla furbizia di questi genitori senza scrupoli.

Immagini dalle telecamere

Le immagini delle telecamere di sicurezza della stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova si sono rivelate fondamentali per gli investigatori. Da una parte i minorenni, di età generalmente compresa tra i 15 e i 17 anni (ma vi sono stati casi di bambini), talvolta spinti dai genitori a raggiungere l’Italia anche se non erano d'accordo. Dall’altra la rete di complici costituita principalmente da parenti già accolti in Italia da qualche tempo. I figli entravano in Italia attraverso la frontiera marittima di Brindisi, Bari, Ancona o Venezia; dalla frontiera aerea di Genova e di Malpensa; infine ancora, dalla frontiera terrestre di Trieste secondo un piano criminoso ben architettato.

Tra le varie storie è significativa quella di Ahmed (nome di fantasia), giunto in Italia nel 2019 all’età di 15 anni, da Trieste su un autobus. Ahmed si presenta alla Polfer come minore non accompagnato. Un vero e proprio "caso-scuola" per capire la truffa.

Il caso-scuola di Ahmed

Dalle immagini di videosorveglianza si vede che il ragazzino viene indirizzato da due soggetti che gli mostrano la strada. Ahmed voleva però tornare in Albania quanto prima, dicendo chiaramente che qui in Italia non si trovava bene. Successivamente è stato messo in atto il suo rimpatrio assistito, coinvolgendo le assistenti sociali dell’Ufficio Stranieri del Comune di Torino. In tutto erano ben 60 i componenti del sodalizio criminale, che facevano mantenere figli al Comune, che dovranno rispondere dei reati di truffa ai danni dello Stato, di favoreggiamento dell'immigrazione e di falsa testimonianza. Le pene vanno dai 3 agli 11 anni di carcere. Resta da vedere se poi, in fase processuale, i giudici condanneranno come si deve questi delinquenti.

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