I Vigili del Fuoco di Torino ricordano Piero Vacca con un'escursione all'omonimo bivacco FOTO
Piero Vacca, capo Squadra dei Vigili del Fuoco di Torino, morì nel 1980, a soli quarantadue anni precipitando dalle pendici del Monte Freidour.
Il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, ing. Marco Frezza, l'Associazione Pompieri Senza Frontiere e l'Associazione Per la Storia dei Vigili del Fuoco, hanno voluto onorare la figura di Piero Vacca, a quarant’anni dalla sua scomparsa nel corso di un’esercitazione alpinistica in parete, precipitato dalle pendici del Monte Freidour, noto agli appassionati come “Rocca Sbarua”.
La scomparsa a soli 42 anni
Piero Vacca, Capo Squadra dei Vigili del Fuoco di Torino, morì il 12 maggio 1980, a soli quarantadue anni. I suoi amici e colleghi hanno voluto ricordarlo con un'escursione al bivacco che porta il suo nome che si trova alle pendici del Vallone di Bard sul Monte Giusalet e il posizionamento di una targa a ricordo dell’importante ricorrenza.
Lo scenario che si è presentato ai circa quaranta partecipanti alla suggestiva cerimonia, era molto spettacolare con le bellissime vette della Val Cenischia, che a Susa si congiungono con l'omonima valle.
Da Torino e dal Distaccamento di Susa sono stati numerosi i partecipanti; molti di questi ebbero modo di lavorare con Piero, ma la cosa più straordinaria è stata quella di vedere la partecipazione di molti giovani che non conoscevano Piero, ma che tuttavia hanno avuto modo di apprezzare la sua figura attraverso i racconti dei più anziani.
Il Comandante Marco Frezza, il sindaco di Moncenisio, il Segretario dell’APSVVF Alessandro Alescio e il Presidente della sezione CAI di Susa hanno ricordato la figura di Piero e l'importanza del bivacco inserito in un ambiente alpino particolarmente interessante dal punto di vista paesaggistico ed escursionistico.
Una delegazione di Sapeurs-Pompiers (il bivacco è già in territorio francese) ha inoltre piacevolmente confermato gli ottimi e consolidati rapporti di collaborazione con i Vigili del Fuoco italiani. Il capo distaccamento di Susa si è occupato del posizionamento della targa.
Due grandi passioni: la montagna e la fotografia
L’intervento del suo amico e collega Piero Olivero Pistoletto è stato particolarmente commovente sia per l’emozione, che ha rotto il suo intervento in più momenti, sia per l’appassionante ricordo che ha fatto di Piero Vacca. Piero aveva due grandi passioni: la montagna e la fotografia. Il suo grande trasporto per l’ambiente alpino portò Vacca a maturare anche una notevole esperienza, che successivamente si rivelò di grande utilità per la creazione, presso il Comando VVF di Torino, di un nucleo di soccorritori per gli incidenti in montagna. A tale proposito, non appaia esagerato affermare che Piero Vacca sia stato il precursore degli attuali SAF, gli specialisti dei Vigili del Fuoco che operano in ambienti ostili.
E’ anche molto nota la sua passione per la fotografia. Negli anni ’70 divenne il responsabile della documentazione fotografica e del laboratorio, dove produrrà del notevole materiale fotografico di interventi rilevanti e/o a supporto delle attività svolte dal Comando, materiale oggi di notevole importanza archivistica.
Tutti i presenti hanno espresso alla famiglia Vacca, tutta la loro stima e riconoscenza per l’importante figura che oggi è stata ricordata e celebrata, e per quanto egli fece per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.