Atp Finals di tennis a rischio? Ecco i retroscena dell'indagine
Il Comune di Torino esclude che l'importante evento sportivo possa subire conseguenze. Il ruolo del top manager La Rosa.
Atp Finals di tennis a rischio: cominciano ad intravedersi i contorni giudiziari sulla delicata vicenda del palasport "interdetto" per questioni di mafia.
Il PalAlpitour interdetto
La notizia di ieri, clamorosa per la verità, riguardava il provvedimento della Prefettura sull'impianto del PalAlpitour, vietato alle manifestazioni pubbliche perché uno dei soci è in odore di 'ndrangheta. In realtà si trattava non di una persona ma di una società, messa sotto la lente dalla Direzione distrettuale antimafia, la SetUp Srl che aveva un'interdizione per omessa denuncia. Il top manager di questa società sarebbe, secondo la ricostruzione degli inquirenti, Lorenzo La Rosa e proprio su di lui si sono concentrati i "mastini" della Dda. Qualche anno fa, prima di un concerto di Vasco Rossi allo stadio Delle Alpi, La Rosa sarebbe stato avvicinato da alcuni loschi figuri che gli chiedevano di poter "gestire" uno degli ingressi dell'impianto. Al netto rifiuto non seguirono conseguenze, ma il dirigente non fece denuncia perché (come ha dichiarato agli investigatori) "non sembrava un'estorsione".
L'episodio non contestato
L'episodio non è stato comunque contestato in nessun processo. Qualche anno dopo La Rosa venne nuovamente avvicinato da personaggi legati ai clan che volevano dei biglietti omaggio per le partite della Juve. Per questa vicenda l'azienda "SetUp Live" ha ricevuto un'interdizione dall'antimafia per omessa denuncia. Ed è proprio questa interdizione a "pesare" oggi sul regolare svolgimento delle Atp Finals di tennis. Il Comune di Torino, da parte sua, ha già escluso che l'importante manifestazione sportiva possa essere a rischio: al limite si dovrà cambiare impianto per lo svolgimento (si ipotizzava l'Oval Lingotto). Sia come sia, fa discutere la vicenda delle Atp Finals di tennis a rischio per 'ndrangheta.
Atp Finals di tennis a rischio dunque per questa vicenda? Speriamo di no, anche perché le alternative dal punto di vista impiantistico e logistico ci sarebbero...