La Basilica di Superga rimane aperta e fruibile: trovata la soluzione
Il servizio missionario dei giovani gestirà con "Artis Opera" la parte ricettiva; al Comune restano i vincoli demaniali; per il pubblico non cambia nulla.
Risolta, almeno per ora, la delicata questione della Basilica di Superga: il cosiddetto "simbolo della piemontesità" rimane aperto e fruibile al pubblico nonostante gli attriti e gli scontri fra enti che hanno caratterizzato i mesi scorsi.
Ci ha pensato la Curia a mettere tutti d'accordo: l'arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia, con una semplice cerimonia, ha consegnato oggi idealmente la Basilica a Ernesto Olivero. E si tratta di una data scelta non a caso: fu proprio il 2 agosto 1983 che Olivero entrava all'Arsenale della Pace di Borgo Dora. Delle attività a corollario si ocuperano dunque i giovani e i coordinatori del Sermig (Servizio missionario giovanile). Di fatto, per visitatori e turisti non cambierà nulla. Il Comune rimane titolare della parte demaniale, alla Curia è affidata la parte religiosa e il conforto spirituale dei fedeli, mentre Artis Opera Srl (che da decenni gestisce bar e museo) rimane al suo posto facendo riferimento al Sermig.
Una buona notizia, dunque, anche per i padri dell'Ordine dei Servi di Maria che avevano segnalato le loro grandi difficoltà nel continuare a sostenere l'impegno di gestione indicando a inizio luglio la dead line per lasciare. Fortunatamente adesso si è trovata una soluzione e la Basilica di Superga può continuare ad essere considerata patrimonio (fruibile) di tutto il Piemonte.