Bertola M4o: "No a nuovi inceneritori sul territorio regionale"
Valutare ora uno spazio di espansione per una nuova linea da circa 250mila tonnellate a Torino o addirittura paventare l'apertura di una nuova in collaborazione con la regione Liguria ci porterebbe indietro di 30 anni.
Il Movimento 4 Ottobre che in consiglio regionale conta 2 consiglieri eletti con i voti del M5S, va all'attacco contro la Regione Piemonte, guidata dal centro-destra che vuole nuovi impianti per bruciare spazzatura.
Le parole del Consigliere
"Ci opporremo in ogni sede contro l'ipotesi di nuovi inceneritori da costruire in Piemonte, compreso quello ipotizzato nell'area di Novi Ligure. Anche l'ampliamento dell'impianto del Gerbido è fuori discussione.
Secondo gli ultimi dati - spiega in una nota il consigliere Giorgio Bertola - il Piemonte non raggiunge gli standard di legge del 65% di raccolta differenziata, parlare ora di potenziare lo smaltimento attraverso nuovi inceneritori è un controsenso e ci espone a sanzioni europee. Le proposte per gestire l'emergenza rifiuti che ha messo sul tavolo l'assessore all'ambiente Marnati, emerse in Commissione regionale, vanno infatti nella direzione opposta rispetto a quanto chiesto dall'Europa e da quanto messo in evidenza da tutti i principali studi scientifici. Gli inceneritori sono antieconomici e pericolosi per la salute della comunità: il presente e il futuro della gestione dei rifiuti guarda alla riduzione e al riciclo in ottica rifiuti zero. Valutare ora - continua Bertola - uno spazio di espansione per una nuova linea da circa 250mila tonnellate a Torino o addirittura paventare l'apertura di una nuova in collaborazione con la regione Liguria ci porterebbe indietro di 30 anni".
Le intenzioni della Giunta
E' dall'inizio mandato che la Giunta Cirio, vuole aumentare gli inceneritori sul territorio regionale. Una volontà che si è intensificata soprattutto dopo le affermazioni, nei giorni scorsi, di Confservizi, secondo cui: "Dal 2025 non ci sarebbe più spazio nelle discariche piemontesi, invitando la politica a riflettere sulla costruzione di nuovi impianti di incenerimento".